Bce, disoccupazione crescerà!

Negli ultimi tre mesi del 2012 la disoccupazione nell’area euro ha raggiunto livelli senza precedenti e peggiorerà nel primo trimestre di quest’anno. E’ quanto si legge nel bollettino mensile della Bce. "La crisi economica e finanziaria – afferma l’Eurotower – continua a gravare sul mercato del lavoro nell’area dell’euro. Nel quarto trimestre del 2012 l’occupazione è diminuita ancora, mentre il tasso di disoccupazione ha continuato a crescere, raggiungendo livelli senza precedenti. Secondo varie stime, sia il tasso di disoccupazione strutturale sia l’unemployment gap sono aumentati sensibilmente negli ultimi anni. I dati delle indagini segnalano un ulteriore calo dei posti di lavoro nel primo trimestre del 2013".

La debolezza dell’attività economica nell’eurozona "si è protratta fino alla parte iniziale del 2013 e per la seconda metà dell’anno si prevede una graduale ripresa, che è soggetta a rischi al ribasso". E’ la diagnosi contenuta nel bollettino mensile della Bce. In "diversi paesi" dell’area dell’euro le condizioni del credito per le aziende sono "restrittive", "in particolare per le piccole e medie imprese", afferma ancora la Bce nel suo bollettino mensile. "La moderata dinamica dei prestiti", sottolinea l’Eurotower, "riflette in gran parte l’attuale fase del ciclo economico, l’accresciuto rischio di credito e l’aggiustamento in atto nei bilanci dei settori finanziario e non finanziario". Per quanto concerne le politiche di bilancio, i paesi dell’area dell’euro dovrebbero moltiplicare gli sforzi per ridurre i disavanzi pubblici e proseguire le riforme strutturali, orientando queste ultime alla crescita. "In tal modo", prosegue Francoforte, "la sostenibilita’ dei conti e la crescita economica si rafforzeranno reciprocamente".
"Le strategie di bilancio devono essere integrate da riforme strutturali favorevoli alla crescita che siano ambiziose e di ampio respiro e interessino i mercati dei beni e servizi, compresi i servizi su rete, i mercati del lavoro e la modernizzazione della pubblica amministrazione", prosegue il bollettino. "Per promuovere l’occupazione, il processo di formazione dei salari dovrebbe divenire piu’ flessibile e meglio allineato alla produttivita’". Tali riforme, conclude la Bce, "aiuteranno i paesi negli sforzi tesi a recuperare competitivita’, porre le basi per una crescita sostenibile e favorire il ripristino della fiducia sul piano macroeconomico".

Dato il contesto di debole crescita, la politica monetaria della Bce "restera’ accomodante fintantoche’ necessario". Lo assicura l’Eurotower nel suo bollettino mensile. "Nelle prossime settimane", prosegue la Bce, "il Consiglio direttivo seguira’ con molta attenzione tutte le nuove informazioni sugli andamenti economici e monetari e valutera’ l’eventuale impatto sulle prospettive per la stabilita’ dei prezzi". E’ "fondamentale" che i governi dell’eurozona "intensifichino l’attuazione delle riforme strutturali a livello nazionale e rafforzino la governance dell’area dell’euro, ivi compresa la realizzazione dell’unione bancaria". E’ l’invito contenuto nel bollettino mensile della Bce. I governi dell’area euro, prosegue la Bce, "dovrebbero inoltre consolidare i progressi conseguiti nel risanamento dei conti pubblici e proseguire la ristrutturazione del settore finanziario". "Dall’estate scorsa" nell’eurozona "sono stati conseguiti progressi considerevoli" nella ristrutturazione del sistema bancario, in particolare "nel miglioramento della situazione della provvista, nel rafforzamento della raccolta interna nei paesi soggetti a tensioni e nella riduzione del ricorso all’Eurosistema". Lo sottolinea il bollettino mensile della Bce. Nell’area euro l’inflazione e’ diminuita ulteriormente e l’andamento dei prezzi dovrebbe rimanere contenuto nel medio termine. Lo afferma la Bce nel suo bollettino mensile. Le aspettative di inflazione per l’area dell’euro, prosegue Francoforte, continuano a essere saldamente ancorate in linea con l’obiettivo del Consiglio direttivo di mantenere i tassi di inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio periodo.
.