Il Pil italiano si contrarrà dell’1,5% quest’anno per poi crescere dello 0,5% il prossimo. La previsione è del Fondo monetario internazionale che rispetto a gennaio taglia dello 0,4% le stime per il 2013 e lascia invariate quelle per il 2014. Il rapporto di primavera dei tecnici di Washington conferma comunque che, nonostante le difficoltà, la ripresa potrebbe davvero arrivare nella seconda metà di quest’anno. Il dato quarto trimestre su quarto trimestre stima infatti un’espansione dello 0,4% nel 2013 e dell’1% nel 2014. Troppo poco però per stimolare l’occupazione: il tasso dei senza lavoro dovrebbe aumentare al 12% quest’anno e salire ancora al 12,4% il prossimo. Soltanto la Spagna farà peggio dell’Italia tra i big europei, con un Pil previsto in caduta dell’1,6% quest’anno e in risalita dello 0,7% il prossimo. E un tasso di disoccupazione pari rispettivamente al 27% e al 26,5% nei due anni. In Europa sarà in recessione nel 2013 anche la Francia, il cui prodotto è previsto scendere dello 0,1% nel 2013 per poi espandersi dello 0,9% nel 2014., ma con disoccupazione in aumento dall’11,2 all’11,6%. In difficoltà anche la Germania, con un Pil in crescita di appena lo 0,6% quest’anno prima di accelerare all’1,5% il prossimo, ma con tasso senza lavoro in calo dal 5,7 al 5,6%. Nella media di Eurolandia, il Pil calera’ dello 0,3% quest’anno prima di tornare a espandersi dell’1,1% il prossimo. I senza lavoro si attesteranno invece al 12,3% in entrambi gli anni.