Parte oggi il giudizio di appello presso la Corte dei Conti nei confronti del procedimento che ha portato alla maxi-condanna, per le 10 concessionarie storiche delle slot, per complessivi 2,5 miliardi di euro. La vicenda ruota attorno agli inadempimenti nell’avvio della rete degli apparecchi verificatisi tra il 2004 e il 2007. Nell’udienza celebrata oggi – informa l’Agimeg – sono state discusse nuovamente le eccezioni di nullità, l’appello odierno investe solo la sentenza-ordinanza emessa in primo grado nel novembre 2010. Con quel provvedimento la Corte – oltre a disporre una consulenza tecnica d’ufficio per accertare le responsabilità dei concessionari – respinse una serie di eccezioni di nullità sollevate sull’atto di citazione e di alcuni atti istruttori che hanno dato il via al procedimento. La principale eccezione riguarda il mancato rispetto del cosiddetto lodo Bernardo, ovvero la norma dettata con il decreto anticrisi del 2009 che limita le possibilità di indagine dei pubblici ministeri contabili. Le concessionarie nell’udienza appena conclusa hanno infatti ribadito con forze che il pm avesse attivato l’azione di responsabilità in assenza di una denuncia da parte dell’Aams, o di notizia di danno. La pronuncia della Corte è attesa nel giro di un mese e mezzo. La sentenza definitiva di condanna è stata impugnata invece – con appelli successivi a quelli discussi oggi – sia dalle concessionarie sia dalla Procura, la data dell’udienza al momento non risulta fissata.