L’appuntamento è per domani a Perugia, dove si terrà la tradizionale manifestazione del Primo Maggio organizzata da Cgil, Cisl e Uil. Il corteo partirà alle ore 9.30 da Largo dei Cacciatori delle Alpi (Piazza Partigiani) per poi proseguire in via Luigi Masi, viale Indipendenza, piazza Italia, Corso Vannucci, Piazza IV Novembre, Corso Vannucci fino ad arrivare in piazza IV Novembre per il comizio conclusivo dei tre Segretari Generali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.
Perugia all’inizio di marzo è stata teatro di un ”dramma del lavoro”, hanno sottolineato i sindacati motivando la scelta della città umbra: due impiegate della Regione sono state uccise da un imprenditore, che poi si è suicidato. La vicenda ”è diventata un simbolo della necessità di restituire centralità al lavoro. Per queste ragioni la festa del lavoro si celebrerà a Perugia”, hanno spiegato Cgil, Cisl e Uil.
”Perugia e’ una delle citta’ simbolo del disastro italiano, della disperazione del lavoro”, ha affermato Bonanni. E’ stato ”il luogo di un efferato omicidio di due lavoratrici”, ha detto Camusso, insistendo sulla necessita’ di rimettere al centro il ”tema del lavoro e la difesa del lavoro”. Nella ”tragedia di Perugia due lavoratrici sono rimaste vittime di una esasperazione fondata ma – ha sottolineato Angeletti – il vero problema e’ che questa esasperazione ha colpito due persone che lavoravano e che non avevano alcuna responsabilita”’. Quindi questa scelta va nel senso di dare ”un segno di vicinanza alle persone ed alle famiglie e di un clima sociale cosi’ degradato di cui forse non abbiamo esempi nella decennale storia repubblicana.
Persone che non c’entrano nulla rischiano di essere vittime”, ha concluso il leader della Uil.