Francamente ci sfugge l’idoneità della nomina a sottosegretario alle Pari opportunità di una suffragetta dell’omo-transfobia come Michaela Biancofiore. La berlusconiana di ferro, oltre che ferocemente contraria alle nozze gay, ha ringhiato contro le persone trans, strani mix che la lacerebbero perplessa, e contro i loro affetti che definisce problematici. Quelli omosessuali tuttalpiù configurerebbero una natura diversa e difficile. L’aplomb, di certo, non è tra le sue qualità come ad esempio, quando ad una orribile uscita di Franco Battiato sulla condizione femminile, se ne è uscita con una altrettanto infelice dichiarazione che paventava un’eventuale omosessualità del cantante. Insomma la sua nomina, insieme al totale silenzio del monocolore Letta sui diritti di gay, lesbiche e trans, è l’ennesimo insulto a migliaia di cittadini italiani che intendono le pari opportunità come la rimozione di ogni ostacolo alla piena realizzazione di tutti gli individui compresi omosessuali e trans. E da questo punto di vista Micaela Biancofiore è esattamente uno di questi ostacoli. Proprio per questo abbiamo aperto, attraverso l’Antenna Territoriale di Salerno e via via da altre antenne sparse sul territorio nazionale, presso l’UNAR, l’ufficio anti discriminazioni istituito presso lo stesso Ministero delle Pari Opprtunità di cui è sottosegretario la Biancofiore, una procedura di infrazione nei suoi confronti per transfobia con la richiesta della revoca della nomina. Michaela Biancofiore infatti si è rappresentata come una persona che discrimina attivamente la minoranza trans.
Flavio Romani, Presidente Arcigay