Circa 200 partecipanti e professionisti di tutti i paesi, di cui la maggioranza giovani, hanno partecipato al Convegno ‘I giovani in Italia: studio, lavoro e casa; criticità e prospettive’, tenutosi presso l’Hotel Arco di Travertino a Roma, organizzato dal Movimento internazionale Uniti per Unire. Tanti giovani hanno raccontato le proprie esperienze e lanciato proposte per migliorare il sistema universitario e contrastare il tasso di disoccupazione giovanile, oggi sempre più insostenibile. Presenti all’incontro anche i rappresentanti delle comunità straniere in Italia.
E’ stato il 4° Confronto pubblico organizzato dal Movimento Internazionale Uniti per Unire. “ Un confronto -ha spiegato Foad Aodi, fondatore del movimento – organizzato con la precisa volontà di convogliare la protesta in proposte concrete e costruttive da rivolgere a tutti i referenti istituzionali e sociali. Questo convegno – ha spiegato la Consigliera comunale Federica Battafarano, della presidenza di Uniti per Unire e moderatrice del convegno – ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra il mondo politico, quello delle professioni, della ricerca in Italia e all’estero sul grande tema delle realtà giovanili, tema spesso non approfondito adeguatamente”.
I risultati dell’indagine sugli studenti internazionali nel Sesto Rapporto EMN Italia, presentato dal Dott. Franco Pittau, Direttore del Centro ricerche Idos e EMN Italia, evidenziano un quadro soddisfacente per il 70% dei 1200 studenti intervistati in 80 università italiane. Solo il 40% si vuole fermare in Italia e il restante 60% (circa 70.000 persone) saranno gli ambasciatori dell’Italia nel mondo. Solo gli studenti internazionali apportano oltre 400.000 milioni di euro nelle casse italiane.
Il gap tra Università e Lavoro cresce drammaticamente, e la battaglia vinta da uno studente, Ibrahim Hassan di origine palestinese, intervenuto con ricorso al Tar contro il numero chiuso di alcune facoltà per affermare il diritto allo studio, si deve congiungere con il diritto al lavoro. Tutti i giovani intervenuti hanno testimoniato uno sbocco impossibile, comunque non correlato, nel migliore dei casi, alla formazione universitaria.
Valentina Velocci ha fatto un excursus legislativo della storica caduta del diritto al lavoro, trasformando il concetto di flessibilità in preclusione al lavoro stabile e dimostrando che con tutte queste “innovazioni” il risultato è che non si assume più. In una contrapposizione ricattatoria : se vuoi il lavoro rinuncia ai diritti.
L’Italia sta ritornando ad essere un paese di emigranti. “Nel 2009 ben 1100 medici giovani hanno chiesto di emigrare -afferma il Dott. Andrea Silenzi, vice presidente dell’associazione dei Giovani Medici-; si tratta di una ricchezza che si disperde, soprattutto se si considera che all’università su 100 medici solo 45 completano tutto il percorso formativo. Un grande spreco di risorse umane e professionali”.
Al Convegno è stato relatrice anche Claudia Bogdan, medico di origine Rumena ,membro della commissione operatori sanitari giovani dell’A.M.S.I. “Concorsi e Università”, che ha messo in evidenza come, da anni, sia del tutto ignorata la richiesta di consentire ai medici in possesso della carta di soggiorno di sostenere i concorsi pubblici senza l’obbligo della cittadinanza italiana.
Al Convegno è stato relatore il Prof. Innocenzi Mariano, Primario di Medicina del Lavoro della direzione Generale Inail; Giampiero Peccioli, Consulente assicurativo “Quale futuro per una generazione outsider”, Natalia Castellani, giovane italiana laureata in lingue straniere di rientro in Italia, una buona notizia contro l’aumento dell’emigrazione dei giovani italiani; il psicologo Daniele Solazzi e lo sbocco Lavorativo, l’italo-egiziana Costanza Khalil del comitato organizzativo Co-mai e docente di lingua italiana per stranieri e per lei la doppia identità è una ricchezza e non conflitto.
Sono intervenuti il Vice Ambasciatore della lega Araba in Italia Zouari Zouheir, il Commissario Straordinario della Asl RmF Giuseppe Quintavalle, Il Giornalista dell’Ansa di politica Estera Michele Esposito. Numerosi politici e candidati a Roma Capitale, che hanno apprezzato l’iniziativa e il contenuto delle proposte costruttive dei giovani di Uniti per Unire. Oggi le risposte importanti sono arrivati dal governo Italiano e dal presidente del Consiglio Enrico Letta che ha messo al primo posto i giovani e la disocupazione.
Inoltre Aodi, nonchè presidente Amsi e Co-mai ha lanciato il sondaggio tra i giovani di Uniti per Unire su Ius soli che proseguirà sulla nostra pagina Facebook di Uniti per Unire. .https://www.facebook.com/groups/unitiperunire/?fref=ts o tramite segr.uxu@libero.it
Al Ministro dell’integrazione Kyenge, va la solidarietà di tutto il movimento, auspicando maggiore cautela e condivisione delle scelte con gli altri Ministri e le varie comunità e associazioni coinvolte. Inoltre il movimento invita la Ministra Kyenge, di recarsi a trovare i famigliri delle 3 vittime dell’atto gravissimo che ha comesso Kobobo a Milano nei confronti di cittadini Italiani, che non c’entra per niente con le proposte della stessa Ministra, per lanciare un messaggio forte a favore della pacifica convivenza e dell’integrazione degli immigrati in Italia