”Secondo me ci provano a bloccare i server. E’ significativo che sia venuta la polizia, non la polizia postale. In questo io vedo una stretta. Naturalmente la rete non la puoi chiudere, ciò che chiudi da una parte rispunta dall’altra, me lo disse anche l’ambasciatore cinese quando ci siamo incontrati, e se lo dice lui… Però è un segnale di quanto il sistema ci odia. Mi vogliono demolire persino sui soldi, io che non ho mai toccato diecimila lire in vita mia”. Lo dichiara Beppe Grillo in una intervista a ”la Stampa” riferendosi alle indagini contro alcuni militanti del M5S indgati per vilipendio del Capo dello Stato. Grillo spiega il problema delle risorse del movimento: ”Col blog siamo in pari, ci costa sui duecentomila euro l’anno, li copriamo con la pubblicità, ci sono tre persone che ci lavorano a tempo pieno. Poi i libri: sa che il libro che guadagna di più non è neanche pubblicato da noi, è quello con Fo e Casaleggio, per Chiarelettere, e il ricavato andrà tutto in beneficenza.
Tutto. Io non lavoro da tre anni. E’ il motivo per cui vorrei tornare a fare un tour mondiale, poter fare il mio lavoro di comico. Ma ci accusano di tutto, anche di aver registrato un’associazione a nome di mio nipote”.
Perchè tanta ostilità nei confronti del M5S da parte dei media, a parte qualche caso isolato come quello del giornalista Michele Serra? ”Sì, me l’hanno detto di Serra che ha elogiato qualcosa del M5s. Gli altri pazienza: gli snob, specialmente la sinistra, non sopportano che certe cose le dica un comico. E devono demolirlo. Dire che millanto amicizie di Fitoussi, di Stiglitz, di Lester Brown, o Wackernagel… Io non ho millantato nulla, sono solo un divulgatore, un semplificatore, di idee che sono di tutti. La decrescita, la critica all’austerity, un’economia in cui girano le idee, non le merci inutilmente. Poi Stiglitz ha scritto la prefazione a un mio libro, Brown e’ stato con me a Bologna a una lezione all’Universita’, ma non ho mai detto che mi abbiano scritto il programma”. E sul ritorno di Berlusconi? ”Bersani voleva solo dieci senatori per fare un governicchio, e naturalmente senza ascoltare nulla delle nostre richieste, senza fare quello che abbiamo fatto noi, cancellarci da un giorno all’altro 42 milioni di rimborsi, senza darci una commissione di controllo, niente”.
Grillo parla dei rapporti con il centrosinistra: ”Con Romano Prodi ci siamo sentiti, ma lo conosco da prima, da quand’era professore. E’ una cosa vergognosa il modo in cui l’hanno trattato, mi ha fatto anche pena. Questo la dice lunga su che gente ci sia in quel partito. Ma e’ una situazione che non regge piu’, non ci sono piu’ soldi nelle regioni per pagare il personale, a settembre crolla tutto. Mi danno del catastrofista, ma e’ cosi”’. Il leader del M5S e’ per il ritono al Mattarellum per quanto riguarda la riforma elettorale: ”Noi un ritorno alla legge precedente lo sosterremmo, rifare i collegi sarebbe semplicissimo. Ma Berlusconi non vuole, il nano e’ convinto che se si rivota con questa legge elettorale lui vince e va al Quirinale. A quel punto gli unici a poter impedire questo saremo noi, una Protezione civile. Il Pd sara’ sotto il venti. Io sento l’aria, il cerchio si sta stringendo. Lo vedo anche da questa stretta con cui cercano di farci fuori”.