Amministrative: crolla l’affluenza

In forte calo l’affluenza nella prima giornata di questa tornata di elezioni amministrative. Secondo i dati forniti dal Viminale, alle 22 di ieri sera ha votato il 44,66% degli aventi diritto, contro il 60% della precedente tornata, con una diminuzione del 15,34%. Un vero crollo dell’affluenza si e’ registrato a Roma, l’appuntamento piu’ importante di questo ”round’ elettorale, dove alle 22 di ieri sera risulta aver votato il 38,60% degli aventi diritto, contro il 57,56% della tornata precedente, con un calo del 18,96%. Affluenza a parte, c’è grande attesa nel mondo politico soprattutto per il risultato elettorale di Roma, anche se nel complesso questa tornata di amministrative potrebbe chiamare al voto circa 7 milioni di italiani. Urne riaperte intanto da stamattina alle 7, mentre verranno chiuse alle 15. L’eventuale turno di ballottaggio per l’elezione dei sindaci è previsto per domenica 9 giugno, dalle 8 alle 22, e lunedì 10 giugno, dalle ore 7 alle ore 15. DOVE SI VOTA – Nelle regioni a statuto ordinario e nella regione Sardegna si stanno svolgendo le elezioni del sindaco e del consiglio comunale di 564 comuni (di cui 2 capoluoghi di regione: Ancona e Roma, e 14 capoluoghi di provincia: Avellino, Barletta, Brescia, Iglesias, Imperia, Isernia, Lodi, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Treviso, Vicenza e Viterbo) nonche’ dei consigli circoscrizionali. Le operazioni di scrutinio avranno inizio oggi, subito dopo la chiusura della votazione e l’accertamento del numero dei votanti. Ieri si sono svolte anche le elezioni del sindaco e del consiglio comunale di Pergine Valsugana, in provincia di Trento, con eventuale turno di ballottaggio domenica 9 giugno. L’indizione e organizzazione delle elezioni comunali in Trentino-Alto Adige sono di competenza della regione autonoma Trentino-Alto Adige/Sudtirol. COME SI VOTA – Nei Comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti, la scheda reca i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro un apposito rettangolo, al cui fianco sono riportati i contrassegni della lista o delle liste con cui il candidato e’ collegato. L’elettore puo’ votare: per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto cosi’ espresso si intende attribuito anche al candidato sindaco collegato; per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, non scegliendo alcuna lista collegata; il voto cosi’ espresso si intende attribuito solo al candidato alla carica di sindaco; per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste collegate, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto cosi’ espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata; per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una lista non collegata, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto cosi’ espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista non collegata (cd. ”voto disgiunto”). L’elettore potra’ altresi’ manifestare non piu’ di due voti di preferenza per candidati alla carica di consigliere comunale, scrivendo, nelle apposite righe stampate sotto ogni contrassegno di lista, i nominativi (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, data e luogo di nascita) dei candidati preferiti appartenenti alla lista prescelta, avendo pero’ presente che, nel caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. Per il ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale e’ scritto il nome del candidato sindaco prescelto. Nei comuni con popolazione sino a 15mila abitanti la scheda reca i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, al cui fianco e’ riportato il contrassegno della lista con cui il candidato e’ collegato. L’elettore puo’ votare: per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno; per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo nominativo; per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo nominativo, e per la lista collegata, tracciando un segno anche sul relativo contrassegno. In tutti i predetti casi, il voto si intendera’ attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata. L’elettore puo’ altresi’ esprimere un solo voto di preferenza, nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, o non piu’ di due voti di preferenza, nei comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti, per candidati alla carica di consigliere comunale compresi nella lista collegata al candidato alla carica di sindaco prescelto, scrivendone solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e il nome e, ove occorra, data e luogo di nascita, nelle apposite righe stampate sotto il medesimo contrassegno, avendo pero’ presente che, nel caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, a pena di annullamento della seconda preferenza. IN 7 MILIONI AL VOTO – Le elezioni in 564 comuni di regioni a statuto ordinario e della regione Sardegna potrebbero interessare fino a 6.895.701 elettori, di cui 3.305.273 maschi e 3.590.428 femmine. Le sezioni elettorali complessive sono 7.964. TESSERA ELETTORALE – Il Ministero dell’Interno ricorda che gli elettori, per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici elettorali di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire, oltre ad un documento di riconoscimento, la tessera elettorale personale a carattere permanente. Chi avesse smarrito la propria tessera personale, potra’ chiederne il duplicato agli uffici comunali che, a tal fine, saranno aperti anche oggi per tutta la durata delle operazioni di voto. VALLE D’AOSTA REGIONALI – Le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale della Valle d’Aosta si sono svolte ieri. Gli aventi diritto al voto sono stati 102 mila 628 (52 mila 472 donne e 50 mila 156 uomini). Gli scrutini sono iniziati stamattina a partire dalle ore 8.