Nelle ultime settimane la situazione economica del Paese ”mostra dei segni che non sono precisamente incoraggianti”, anzi il quadro generale denuncia non solo ”una decrescita ancora seria, ma anche dati negativi per quanto rugardano il gettito delle imposte e anche dell’Iva”. E’ quanto ha comunicato il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, parlando nell’aula del Senato nel corso del question time.
Soffermandosi poi in particolare sul tema dell’aumento dell’Iva di un punto percentuale a partire dal primo di luglio, Saccomanni ha osservato che c’è piena consapevolezza dei possibili effetti negativi che questo potrebbe determinare, anche se – ha aggiunto – reperire le risorse necessarie per il blocco dell’aumento ”potrebbe essere non meno gravoso”.
A questo punto non resta che ”verificare quali siano le alternative” possibili, ha proseguito il ministro.”Tutto il ventaglio delle soluzioni” sono allo studio: dallo stop dell’aumento, che costerebbe 2 miliardi e poi 4 miliardi per ciascun anno successivo, al rinvio di 3 mesi o per un periodo di tempo piu’ lungo che ”consenta di guardare con piu’ chiarezza all’evoluzione della situazione economica”.
L’Iva, ha infine ricordato il ministro, ”è stata fondamentale per l’uscita dalla procedura europea di disavanzo eccessivo” e per rispettare gli impegni con l’Europa, in tema di impegno finanziario devono essere vagliate con attenzione tutte le possibilità.