SANITà LAZIO: ASSOTUTELA CHIEDE FONDO REGIONALE PER DEFIBRILLATORI AUTOMATICI

“A quasi due mesi dal decreto congiunto dei ministri di Salute e Sport, era il 26 aprile, per stabilire le regole per la dotazione obbligatoria dei defibrillatori automatici esterni (Dae) per le società sportive, professionistiche e dilettantistiche, è ora che ogni Regione provveda alacremente nei controlli favorisca l’attuazione della legge”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. “E nel Lazio i numeri parlano chiaro come dimostrano i dati riportati dal centro Stazione Termini di Roma. Per cui è necessario che la Regione Lazio si impegni per costituire un fondo di finanziamento per la defibrillazione polmonare che sia di aiuto a quelle strutture che stentano economicamente a dotarsi dell’apparecchiatura di legge. Dobbiamo ricordare che – aggiunge Maritato – l’arresto cardiaco improvviso si verifica in casi molto diversi ma prevalentemente nei luoghi di lavoro. I decessi in questo caso raggiungono quasi un terzo dei decessi complessivi che sono circa 60 mila ogni anno in tutta la Penisola”.
“Eppure affianco a questi numeri terribili sappiamo da dati certi che gli interventi di defibrillazione risolvono positivamente il 50 degli arresti cardiaci improvvisi, con esiti migliori in funzione della tempestività del trattamento. Tutti motivi che inducono la nostra associazione a chiedere un intervento efficace al presidente Zingaretti per la costituzione del fondo extra ma altrettanto – conclude Maritato – per avviare una campagna di sensibilizzazione per l’acquisto di Dae da parte dei luoghi ad alta frequentazione (centri commerciali, stazioni, aeroporti, aziende, alberghi, stabilimenti balneari). Insomma ovunque si possa costituire un presidio cardioprotettivo sul territorio".