“Manca appena un anno e mezzo al termine del programma Por-Fesr 2007/2014 e la Sicilia ha una spesa validata drammaticamente bassa: i pagamenti ammessi arrivano ad ‘appena’ 1 miliardo e 136 milioni su un totale di 6 miliardi e 39 milioni, cioè meno del 19%. Per salvare il salvabile sarà necessaria una corsa contro il tempo, ma ormai molto è compromesso”. L’allarme è di Mario Filippello, segretario regionale della Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) che oggi partecipa all’incontro del Comitato di sorveglianza sui fondi Por-Fesr per la Sicilia, riunito a Palermo. “Aver speso così poco, pur avendo a disposizione 6 miliardi di euro, è un sacrilegio specie se si pensa alle risorse di cui la Sicilia ha bisogno per far fronte alla crisi economica. Insomma – prosegue Filippello – è come aver tenuto in questi anni le provviste chiuse in cantina, mentre il popolo pativa la fame. E’ evidente – continua il segretario regionale della Cna – che le responsabilità di questa situazione non si possono addebitare all’attuale governo, al quale però chiediamo il massimo impegno per i mesi che restano fino alla fine del programma. Bisogna inoltre semplificare le regole che sovraintendono la spesa e soprattutto chiediamo al governo di impegnarsi affinché si faccia tesoro di queste esperienze e nelle prossime programmazioni si punti sulle imprese e sul lavoro produttivo, evitando che i bandi si trasformino in un calvario burocratico per gli utenti”.