I conti correnti costano in media 300 euro l’anno, il triplo di quanto rilevato da Bankitalia. E’ quanto sostengono le associazioni per la tutela dei consumatori Adusbef e Federconsumatori. Per verificare le analisi di Bankitalia, che il 20 giugno 2013 per bocca del direttore centrale per la Vigilanza, Carmelo Barbagallo, ha sostenuto che i costi dei conti correnti continuerebbero a calare e si sarebbero attestate a 101 euro nel 2012, Adusbef – si legge in una nota – ha raccolto i dati delle 10 maggiori banche (Unicredit, Intesa San Paolo; Bnl; Mps; Banca Popolare; Carige; Popolare di Milano; Banca Sella; Popolare di Vicenza; Credem), che detengono l’85% del mercato, esaminando, tassi, costi, spese e condizioni con l’ISC, l’Indicatore sintetico di costo, voluto proprio dalla Banca d’Italia e dall’Abi. Invece dei 101 euro di costi, rilevati da Barbagallo nel 2012 ”come spesa media per la gestione di un conto, 4,8 euro in meno rispetto al 2011, che al netto delle commissioni pagate sugli scoperti e sui finanziamenti in conto corrente, diventa magicamente 86,9 euro”, il monitoraggio sulle 10 principali banche effettuato dall’Adusbef, attesta che il costo medio di gestione di un conto corrente con ”profilo a bassa operativita”’, varia dai 238,35 euro della BNL ai 337,18 di Unicredit; dai 273,20 di Intesa San Paolo,ai 438,70 della Banca Popolare di Vicenza, con una media ponderata ISC pari a 320,5 euro, il 318% in piu’ di quanto sbandierato da Bankitalia. Pagare una bolletta costa fino a 4 euro (BNL), per un bonifico 5 euro (Popolare Vicenza), saldare la rata Imu arriva a costare 10 euro (MPS), saldare una rata di fitto 5 euro (Unicredit), sconfinare sul conto costa il 20% al Banco Popolare; gli interessi sulle somme depositate sono pari allo 0,010 BNL, Unicredit, Intesa San Paolo; Popolare di Vicenza, l’istruttoria veloce costa 50 euro alla Carige ed Unicredit; 40 euro alla Popolare di Milano,30 euro al Banco Popolare. Riepilogando: l’ISC delle 10 banche va da un massimo di 438,70 euro della Banca Popolare di Vicenza, in assoluto la piu’ costosa delle 10 banche monitorate, ad un minimo di 238,35 euro di BNL, passando per i 400,10 di Banco Popolare, i 365,80 di Carige, i 337,18 di Unicredit, i 309,67 di Credem, i 291,30 del MPS, i 273,20 di IntesaSanpaolo. Prelievi Bancomat da sportello di altra banca: in media e’ applicato un costo di 2 euro. La spesa massima e’ imposta da Banca Popolare di Vicenza con 2,20 euro; la minima da Banca Sella con 1,81 euro. Unicredit non impone spese se non ha agenzie nel comune dove si effettua il prelievo. Bonifici: per i bonifici Italia con addebito in conto, il costo medio per bonifici presso altra banca, si aggira attorno ai 4,60 euro. La piu’ costosa risulta essere Unicredit con 5,25 euro per bonifici, seguita da Banca Popolare di Milano e da Banca Polare di Vicenza (con 5 euro. La piu’ economica risulta essere Banca Sella con 3,50 euro. Per bonifici presso stessa banca la piu’ economica risulta essere il Credem con 2,37 euro. Tassi. I tassi (lordi) di remunerazione dei depositi sono praticamente azzerati: 0,01 per cento per 9 banche tranne Banca Sella che offre lo 0,00%. I tassi sugli affidamenti vanno da un minimo di 13,75% di Banca Sella e Credem, fino al massimo di Unicredit che impone il 16,90 per fidi al di sotto dei 5000 euro e 15,60% oltre i 5.000 euro. Banca Popolare di Milano e IntesaSanPaolo non forniscono indicazioni, ma rimandano al documento ”Informazioni europee di base” .Per gli sconfinamenti extra fido i tassi applicati restano praticamente gli stessi, ma l’operazione e’ gravata da ”commissioni di istruttoria veloce” che raggiungono il massimo di 75 euro per ogni sconfinamento di Carige. Unicredit impone 50% euro per sconfinamento ma limita a 500 euro l’importo massimo applicabile dalla banca. I tassi applicati agli sconfinamenti di conti non affidati raggiungono il massimo in Intesa Sanpaolo che applica il 21,85% per sconfinamenti inferiori ai 1.500 euro e il 21,0625% per somme superiori. MPS si attesta al 19,80% per sconfinamenti superiori ai 5000 euro e al 18,5% se il rosso e’ compreso tra 1.500 e 5.000 euro. ”Adusbef e Federconsumatori chiedono a Bankitalia maggiore serieta’ nel diffondere indagini confezionate ad uso e misura della banche vigilate, che in presenza di tale protezione, non attivano alcuna forma di concorrenza, continuando cosi’ a saccheggiare le tasche di famiglie ed impresestrozzate”, affermano nella nota Elio Lannutti (Adusbef) e Rosario Trefiletti (Federconsumatori).