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La crisi economica ha fatto mutare la fisionomia del conflitto sindacale nell’ambito dei servizi, con scioperi improvvisi in ”settori altamente sensibili” come il trasporto pubblico o lo smaltimento dei rifiuti. Iniziative che ”sfuggono al controllo dei sindacati più rappresentativi” e verso le quali ”l’Autorità di garanzia per gli scioperi può agire soltanto a posteriori, chidendo alle amministrazioni o alle imprese che erogano i servizi di adottare le sanzioni nei confronti delle organizzazioni sindacali o dei dipendenti che hanno posto in essere il blocco totale o parziale del servizio”. Lo afferma il presidente dell’Autorità di garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici essenziali, Roberto Alesse illustrando la sua relazione annuale a Montecitori