Anche Legambiente Calabria alza gli scudi contro le trivelle nel mar Ionio e l’arrembaggio con Goletta Verde 2013. Nell’annunciare la partecipazione al “No Triv Tour” in programma dal prossimo 27 luglio ad Amendolara – a cui prenderanno parte cittadini e associazioni, movimenti e organizzazioni, sindaci e amministratori di Calabria, Basilicata e Puglia – l’associazione del Cigno Verde comunica inoltre di aver avanzato richiesta di audizione nella seduta della Commissione Ambiente regionale in programma il prossimo 11 luglio a Roseto Capo Spulico convocata per portare avanti un’attività di indagine conoscitiva sul tema. Un appuntamento a cui seguirà la visita della Goletta Verde a Crotone il 13 luglio, con l’incontro pomeridiano dedicato al confronto sul tema delle trivellazioni nello Ionio.
“Il netto no della Provincia di Crotone all’ipotesi di nuove trivelle – afferma Francesca Travierso, presidente del Circolo Legambiente “Ibis” di Crotone – fa ben sperare per il prosieguo della battaglia. Un secco rifiuto che è in piena sintonia con la volontà dei cittadini. Il nostro è infatti un territorio splendido ma fragile, e puntare ancora sul petrolio invece che sul turismo di qualità sarebbe l’ennesima scelta scellerata. Non dimentichiamo che dalla costa crotonese vengono già estratti 12 milioni di metri cubi standard di idrocarburi, con la presenza di ben 6 piattaforme e 28 pozzi all’interno di un’area marina protetta. Per questo motivo vogliamo ribadire la nostra contrarietà al progetto della Transunion Petroleum, e lo faremo in piazza il prossimo 13 luglio con la visita non casuale della Goletta Verde di Legambiente”.
“L’ipotesi di nuove trivellazioni nello Ionio rappresentano l’ennesimo schiaffo al nostro territorio – dichiara Francesco Falcone, presidente di Legambiente Calabria – reso possibile dalle sciagurate norme del decreto Sviluppo. Ci batteremo al fianco dei cittadini e dei movimenti contro l’ipotesi di nuove trivelle nello Ionio, un’ipotesi che Legambiente ha già condannato duramente bocciando la Strategia energetica nazionale adottata dal precedente governo, che tra l’altro tende ad accentrare il processo decisionale escludendo gli attori locali e dunque ignorando le istanze del territorio. Abbiamo chiesto di essere ascoltati in Commissione Ambiente regionale il prossimo 11 luglio proprio per ribadire l’importanza fondamentale degli enti locali nelle scelte in materia energetica”.