"È vero che banche e imprese hanno un destino comune. La crisi ha cagionato enormi difficoltà sia al settore finanziario sia alla cosiddetta economia reale. Tuttavia per le imprese il credito è linfa vitale e il razionamento confermato ancora oggi dalla Banca d’Italia non consente di invertire la rotta e di portare il Paese fuori dalla recessione. Per questo dagli istituti di credito ci attendiamo maggiori sforzi nell’erogazione dei finanziamenti: alle richieste di denaro da parte delle imprese non vanno applicati solo i criteri rigidi stabiliti dalle norme ma vanno presi in considerazione anche tutti gli elementi di contesto, la bontà dei progetti e le prospettive di sviluppo". Così il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, commenta la relazione annuale del presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, secondo cui "banche e imprese sono insieme floride o insieme soffrono come ora, essendo tutte imprese con capitali privati".