La Regione Sicilia naviga nel buio

L’Associazione Rifiuti Zero sicilia, che com’è noto da anni si occupa della questione dei rifiuti e che ha bloccato lo scellerato piano dei 4 inceneritori dell’era Cuffaro, si chiede quale sia il vero progetto di questo nuovo Governo Regionale.

Siamo vicini alla definitiva chiusura di un capitolo, quello degli ATO RIFIUTI, che ha lasciato sul territorio debiti e sporcizia ed ancora non si ha chiara la visione del nouvo Governo Regionale. Non è chiaro infatti a cosa servono le SRR quale sia la loro effettiva funzione, non si ha chiaro quale sia il ruolo dei Comuni che decidono di bandire gare d’appalto come singoli comuni o come forme associate. Non si ha chiaro se i bandi devono avere dei comuni denominatori come ad esempio l’esclusione delle ditte che sono anche proprietarie di discariche (per un ovvio conflitto di interesse), obbligo di inserimento nei bandi di gara del porta a porta come unico metodo di raccolta (ormai è acclarato che è il metodo di raccolta più efficiente), obbligo di passare alla tariffa puntuale, coinvolgimento delle associazioni nella comunicazione etc.. etc.. tutte proposte già contemplate nella nostra legge di iniziativa popolare per la quale stiamo raccogliento migliaia di firme.

Non si capisce nemmeno la visione del Governo sugli impianti. Fioccano a macchia di leopardo impianti di biomassa le cui capacità effettive appaiono sovrastimate e che spesso insistono su uno stesso territorio, il rischio è un eccessivo disboscamento a causa del recepimento della materia prima (gli sfaci di potatura). Il rischio è che dietro ci sia un interesse di convertili in impianti di incenerimento camuffati.
Gli Sfalci di potatura sono essenziali anche per avviare il processo degli impianti di compostaggio che anche in questo caso non si sa che fine abbiano fatto. In ogni caso si deve avviare una seria campagna di formazione ed informazione sul compostaggio domestico che, visto che il 90 % dei comuni sicilani è al di sotto dei 20000 abitanti di fatto si tratta di realtà, ancora rurali, nelle quali, tra l’altro possono essere coinvolti gli agricoltori in biologico come è stato per secoli e come potrebbe ritornare ad essere. Spuntano anche Sindaci che continuano a palrare di Pirolisi di incenerimento, anche in questo caso ci piacerebbe sentire un NO forte e convinto da parte della Regione perché questi impianti portano ad un inquinamento che pagheranno le generazioni future. Non c’è pianificazione sui impianti per la frazione secca come plastica (ci risulta che esistono impianti che non ricevono la materia prima) il vetro (attivare il vuoto a rendere), alluminio e carta (anche in questo caso sono presenti sul nostro territorio delle cartiere). Si potrebbe partire dalle Isole minori dove la crocera delle bucce di banana continua nonostante i tanti incontri, i molti convegni e le centinaia di proposte.

Tutto questo porta migliaia di posti di lavoro come ormai è noto a tutti. Ed invece assistiamo ad un continuo strapotere delle discariche con le quali è necessario avere un incontro per rivedere immediatamente i contratti di conferimento (a proposito dov’è finita la tanto annunciata battaglia alle discariche?).

Noi lanciamo un grido d’allarme, l’ennesimo, perché siamo convinti che l’unica strada da seguire sia quella che porta a Rifiuti Zero che non è un’utopia ma un obbiettivo concreto da raggiungere nel rispetto della Normativa vigente. Chiediamo di essere ascoltati di far avviare quanto scritto sopra in modo serio e convinto.

Chiediamo inoltre ai cittadini dei territori di attivarsi avviando circoli territoriali come già sta avennedo in molti comuni, di seguire e di partecipare alle discussioni dei propri amministratori, bisogna necessariamente che si capisca che ciascuno di noi deve fare la propria parte.
Noi vorremmo che si avviasse un percorso a lungo termine grazie al quale il problema dei rifiuti fosse eliminato alla redice nella riprogettazione reale dei materiali e siamo stufi di soluzioni tampone che favoriscono i soliti buisness a discapito delle tasche e della salute dei cittadini

Il Presidente Piero Canistraci
Il Segretario Danilo Pulvirenti