"Con atto del Senato della Repubblica n.896 è stato avviato l’iter parlamentare per la conversione in Legge del D.L. 1° Luglio 2013, n. 78 recante disposizioni urgenti in materia di esecuzione della pena. Al testo orginario del Decreto Legge sono stati proposti emendamenti ritenuti indinspensabili per il reperimento della copertura finanziaria necessaria alla completa attuazione della norma de qua."
Il Segretario Generale dell’Osapp – Domenico Nicotra – nel prendere atto della volontà legislativa finalizzata a trovare idonee soluzioni rispetto alle criticità del sistema Penitenziario italiano, non può sottacere e non rendere noto come, con questi atti normativi, il Governo si sia dimenticato completamente della Polizia Penitenziaria che, continua il sindacalista, è l’unica a dover assicurare contestualmente la sicurezza degli Istituti di pena, le traduzioni e i piantonamenti dei detenuti oltre a collaborare, per mandato istituzionale, al trattamento del recluso.
"E’ impensabile, continua Nicotra, che nel trovare le risorse finanziarie per affrontare l’emergenza carceri, come nel caso di specie, assoggettando ad imposta di consumo tutti i prodotti contenenti nicotina si possa poi dare la responsabilità di tali aumenti al Corpo di Polizia Penitenziaria."
"Infatti, continua Nicotra, nel leggere il D.L. del 1° Luglio 2013 e gli emendamenti presentati risulta di facile intuizione constatare che l’emergenza carceri si sta affrontando apportando modifiche sostanziali al codice di procedura penale e all’Ordinamento Penitenziario al fine di garantire alle persone detenute la possibilità di scontare la pena e/o parti residuali di essa in posti diverse dalle patrie galere, mentre per i Poliziotti Penitenziari continuano gli effetti deleteri della spending review che non consente di poter colmare la carenza di organico e contestualmente all’insufficiente personale in servizio di poter beneficiare delle progressione economiche bloccate all’anno 2011, ma nella sostanza al lontano 2007 in cui si e’ provveduto alla sottoscrizione dell’ultimo contratto di lavoro."
"In conclusione, afferma Nicotra, se da un lato sono ammirevoli gli sforzi profusi per risollevare il grave stato di degrado in cui versano gli Istituti Penitenziari della Repubblica, dall’altro è gravissimo che con tali interventi normativi e strutturali nessuno abbia pensato a risolvere le criticita’ di un Corpo di Polizia che quotidianamente queste criticità è tenuto ad affrontarle e subirle con un organico che ormai è sempre più invecchiato e risicato."