FIRMATO L’ACCORDO PER LA STAFFETTA GENERAZIONALE

È stato firmato stamani da governo e forze sociali regionali, nella sede dell’assessorato delle Politiche sociali della Regione, l’accordo per la trasformazione dei rapporti di lavoro da tempo pieno in part time: la cosiddetta staffetta generazionale. L’intesa, informa Giorgio Tessitore che per la Cisl Sicilia ha preso parte all’incontro, riguarda “coloro i quali maturano i requisiti pensionistici nei prossimi tre anni, quattro in alcuni casi, e che dipendono da aziende che contemporaneamente assumano giovani di età compresa tra 18 e 32 anni”. I fondi ministeriali messi a disposizione della Sicilia, spiega la Cisl, ammontano a tre milioni. Secondo una stima resa nota durante la riunione, potranno finanziare 300 operazioni circa. Il bando che darà il via alla staffetta, sarà pubblicato nel mese di settembre. Per la Cisl, “lo strumento in sé è positivo ma pur sempre di nicchia”. E nonostante si rivolga a imprese che si obbligano a incrementare l’occupazione, in assenza di efficaci politiche di sviluppo “difficilmente potrà dare risultati complessivamente apprezzabili” al di la della individuale utilità per chi potrà beneficiarne. È per questo, insiste il sindacato guidato in Sicilia da Maurizio Bernava, che “già nell’incontro preparatorio di giovedì scorso e anche stamani in occasione della firma, abbiamo sostenuto la necessità che il governo regionale affronti con le parti sociali le questioni cruciali della programmazione della spesa per la creazione di sviluppo economico stabile”. Infatti, rimarca Bernava, segretario generale regionale, che “per far ripartire l’economia siciliana in coma serve una strategia capace di creare attività produttive”. Ecco perché all’assessore regionale del Lavoro Ester Bonafede oggi come già nei giorni scorsi all’assessore regionale dell’Economia Luca Bianchi, “abbiamo chiesto – fa sapere la Cisl – di sostenere nelle prossime riunioni di giunta la proposta del sindacato di una cabina di regia che comprenda insieme governo e forze economiche e sociali”. La cabina tra l’altro dovrebbe “individuare tutte le fonti di finanziamento realmente spendibili e scegliere priorità e settori d’intervento strategicamente utili ad avviare duraturi processi di sviluppo”.