La condanna è confermata, ma il futuro politico di Berlusconi, almeno sulla carta, è comunque salvo. La Corte di Cassazione si è pronunciata. La sentenza di condanna a 4 anni confermata da due diversi gradi di giudizio è stata annullata ”limitatamente” al ricalcolo della pena accessoria: i 5 anni di interdizione dai pubblici uffici che avrebbero significato la fine della carriera politica del leader Pdl. I giudici in ermellino della Suprema Corte hanno disposto la celebrazione di un nuovo processo di secondo grado ”perchè ridetermini la pena accessoria”. Non è un’assoluzione per Berlusconi. Tutt’altro: la condanna per frode fiscale di 7,3 milioni di euro è definitiva. Ma è comunque un verdetto che se da un lato non sconfessa le precedenti sentenze dei giudici milanesi, dall’altro scongiura il rischio di ripercussioni devastanti che un eventuale provvedimento interdittivo immediatamente esecutivo avrebbe potuto provocare sullo scenario politico nazionale. L’ex premier, insomma, almeno per il momento resta Senatore. Il processo bis servirà esclusivamente a ricalcolare la durata dell’interdizione. L’ipotesi di reato più grave (la presunta frode fiscale da 4,9 milioni realizzata nell’esercizio finanziario 2002) si estinguerà tra poche settimane. Probabilmente prima ancora che gli atti processuali arrivino a Milano. I giudici titolari del processo bis che partira’ nel capoluogo lombardo nel prossimo autunno (sara’ ovviamente un collegio diverso da quello che si e’ gia’ espresso a carico dell’ex premier) dovranno tenerlo presente nel ricalcolo dell’interdizione. Il procuratore della Cassazione ha chiesto nella sua arringa ridurre la pena accessoria fino a 3 anni. Ma la Suprema Corte, come da prassi, non e’ entrata nel merito, rinviando gli atti processuali a un giudice di merito. Quanto, infine, alla tempistica: il processo d’Appello bis necessario per rideterminare la pena accessoria prendera’ il via non prima di ottobre. Prescrizione che scattera’ su tutti i capi di imputazione a meta’ 2014. E’ probabile, ma non matematico, che entro questa scadenza sia possibile arrivare a nuovo un giudizio definitivo della Cassazione anche sulla pena accessoria.