Telecom Italia ha chiuso il primo semestre con una perdita di 1,4 miliardi di euro. Nel periodo sono state effettuate svalutazioni di attività non correnti per 2,2 miliardi. Senza tali svalutazioni, commenta una nota della compagnia, l’utile del periodo sarebbe stato di 800 milioni di euro, contro gli 1,242 miliardi dello stesso periodo 2012. I ricavi del semestre sono ammontati a 13,760 miliardi, in calo del 7% rispetto ai 14,790 miliardi fatturati nei primi sei mesi 2012. In termini di variazione organica i ricavi del periodo hanno registrato un calo del 2,7% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno. L’Ebitda si è attestata a 5,236 miliardi, in calo del 10,6% sullo stesso periodo 2012 (-6,8% in termini organici). L’Ebit invece è pari a 353 milioni e sconta l’impatto delle svalutazioni per circa 2,2 miliardi dell’avviamento attribuito al business domestico. L’ebit organico ammonterebbe a 2,763 miliardi, comunque in calo del 13% rispetto ai quasi 3,2 miliardi dei primi sei mesi 2012. Nel periodo, avverte la nota della compagnia, sono stati effettuati investimenti per quasi 2,2 miliardi, grosso modo in linea con lo stesso periodo 2012. L’indebitamento finanziario netto rettificato di Telecom Italia al 30 giugno 2013 era pari a 28,8 miliardi di euro, in calo di 1,5 miliardi rispetto alla stessa data del 2012.
Rispetto alla fine del primo trimestre del 2013, invece, l’indebitamento si e’ mantenuto sostanzialmente stabile. Il flusso della gestione operativa e’ pari a 1,277 miliardi, contro i 2,243 miliardi dei primi sei mesi 2012. Il personale del gruppo al 30 giugno scorso era di 82.163 unita’ (a fronte delle 83.184 al 31 dicembre 2012), di cui 53.622 in Italia (54.419 a fine 2012).