Autorità Trasporti. Sede a Torino… e la spending review?

La commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento al decreto “Fare” che sposta l’Autorità dei Trasporti a Torino. Un precedente decreto del Governo aveva stabilito che dovesse essere a Roma. Cosa significa? Che lieviteranno i costi di gestione: come si è visto per altre due Autorità che non hanno sede a Roma, va da sè che ci vuole comunque -anche in un contesto tendenzialmente informatico e mediatico della pubblica amministrazione- una rappresentanza a Roma, quindi trasferte, spostamenti e missioni del personale. Sembra proprio che la “spending review” esista solo per utenti, consumatori, lavoratori ma non per la gestione della cosa pubblica; un esempio che valorizza questa situazione è il balletto di rilanci e bocciature che sta avvenendo intorno all’abolizione delle Province. I due parlamentari che hanno proposto l’emendamento sono ovviamente piemontesi, a conferma che il ruolo di molti rappresentanti nelle massime istituzioni si svolge spesso a vantaggio esclusivo dei propri territori, anche se questo vantaggio deve essere pagato dall’intero Paese. E’ questo, a nostro avviso, uno dei motivi principali per cui nel nostro Paese le riforme non sono possibili: i particolarismi e il mantenimento degli specifici vantaggi -costi quel che costi- hanno sempre un posto in prima fila nel governo del Paese. Speriamo che il primo ministro Enrico Letta riesca a evitare questa ennesima spesa, anche solo per dare un segnale a un Paese che ne ha tanto bisogno.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc