Manifestazione del Pdl ieri pomeriggio davanti a palazzo Grazioli, residenza romana di Silvio Berlusconi, senza la presenza dei propri ministri per non suscitare polemiche nella maggioranza. L’ex premier è tornato da Arcore per tenere il suo discorso di fronte ai militanti che hanno occupato un tratto di via del Plebiscito: ”Il governo deve andare avanti, approvare i provvedimenti economici che sono stati concordati e il Parlamento deve andare avanti per approvare i provvedimenti adottati dal governo”. Berlusconi preferisce non mettere in discussione l’alleanza di governo e battere piuttosto il tasto delle polemiche con la magistratura: ”Nessuno può dire che questa è una manifestazione eversiva, come troppi hanno detto. E non possono dire che siamo degli irresponsabili. Io sono innocente. La magistratura ha tentato di buttarmi fuori per vent’anni dalla politica, ora hanno raggiunto il loro traguardo”. Aggiunge a proposito del potere giudiziario: ”C’è una parte della magistratura ideologizzata e politicizzata che nei suoi atti lo dichiara in chiaro e ci sono alcuni aderenti segreti perche’ non dicono a quale associazione appartengono e pensano di dover usare il loro temuto potere per toglierlo ai cittadini e aiutare il popolo ad avere la democrazia che, per loro, c’e’ solo con la sinistra al governo”. Poi arriva un’altra stilettata: ”Nella nostra Costituzione c’e’ scritto che la sovranita’ appartiene al popolo non c’e’ scritto come dovremmo credere che l’articolo 1 dica che la sovranita’ appartiene alla magistratura che la esercita come vuole, questo e’ cio’ che dovrebbe essere scritto nella Costituzione vedendo la per la dolorosa realta”’. Il leader del Pdl annuncia che non ha intenzione di subire ”l’ennesima aggressione giudiziaria”: Sono passato in questi giorni attraverso le giornate piu’ angosciose di tutta la mia vita. Ma io sono qui. Io resto qui. Io non mollo. Il vostro affetto mi ripaga di tante pene e dolori, grazie per la vostra vicinanza”. Quanto alla condanna per frode fiscale confermata dalla Cassazione, l’ex premier spiega: ”Io sono un servitore dello Stato, viene data un’immagine deformata di me. La presenza di Berlusconi e Forza Italia e’ un argine contro un regime; e’ l’unico baluardo che abbiamo contro un regime illiberale e giustizialista. Quando e’ nata Forza Italia ci hanno lanciato subito contro una accusa di corruzione e hanno fatto cadere il governo eletto dagli italiani. E poi, via via, un calvario di accuse. Ho 41 processi alle spalle”. Il leader del centrodestra annuncia nuove offensive: ”Continueremo tutti insieme a combattere questa battaglia di democrazia e liberta’ facendo diventare l’Italia un Paese dove i cittadini non abbiano paura di trovarsi senza nessun motivo in carcere”. Nel lasciare il palco dove campeggiavano i simboli di Forza Italia e Pdl, Berlusconi appare commosso e quasi in lacrime. Da palazzo Chigi arriva il commento del premier Enrico Letta: ”A fronte del ribadito sostegno al governo, avremo modo di verificare i fatti concreti nei prossimi giorni Quella che si apre e’ una settimana cruciale per i provvedimenti da approvare”. Occhi puntati intanto sul Quirinale, dopo l’annuncio che i capigruppo del Pdl al Senato e alla Camera, Renato Schifani e Renato Brunetta, dovrebbero essere ricevuti oggi, probabilmente in tarda mattinata, dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il capo dello Stato aveva fatto sapere nei giorni scorsi di essere disponibile all’incontro a condizione che nel colloquio non si affronti il tema della ”grazia” per la quale ci sono precise procedure da seguire. Pier Luigi Bersani commenta ai microfoni di SkyTg24: ”Tutti sanno che c’e’ bisogno di governo e che non si puo’ governare a tutti i costi. Vedremo se nelle prossime settimane il Pdl riuscira’ a non stare appeso come una protesi al capo e a distinguere le loro responsabilita’ politiche dalle questioni di Berlusconi”. Prosegue l’ex segretario del Pd: ”Nel discorso di Berlusconi ho visto parole caute e altre aggressive verso la magistratura. Ha ragione Letta: si vedranno i fatti”. Nichi Vendola, leader di Sel, invita il Pd a prendere atto della ”fine del governo di larghe intese” e il M5S a uscire ”dall’ibernazione della propria collocazione”. A fine manifestazione del Pdl scoppia la polemica con il sindaco di Roma, Ignazio Marino: ”Il Campidoglio non ha mai autorizzato un palco per il comizio del Pdl. Ho informato il prefetto ed e’ stata immediatamente applicata una sanzione amministrativa nel massimo ammontare”. Replica Fabrizio Cicchitto, Pdl: ”Mi spiace constatare che con le sue polemiche di stampo burocratico il sindaco Marino dimostri di essere un cretino”.