Cgia, se cade governo stangata fiscale da 7 miliardi

Oltre 7 miliardi di euro, fino a 388 euro a famiglia. Tanto costerebbe agli italiani un’eventuale crisi di governo prima della fine dell’anno. E’ l’allarme che lancia la Cgia nel quadro di ”una maggioranza di governo sempre piu’ lacerata al proprio interno”. ”Nella malaugurata ipotesi che il premier Letta fosse costretto a rassegnare le dimissioni, gli italiani subirebbero una vera e propria stangata concentrata soprattutto nell’ultimo quadrimestre di quest’anno”, chiarisce in una nota Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia. ”Tra il pagamento dell’Imu sulla prima casa, l’aumento dell’Iva e l’applicazione della Tares – si legge nel comunicato – si troverebbero a pagare oltre 7 miliardi di euro in più. In una fase economica così difficile e con il tasso di disoccupazione destinato a crescere ulteriormente, molte famiglie non sarebbero in grado di reggere questo choc fiscale”. Cgia calcola, infatti, gli eventuali rischi di stangata legati a Imu Iva e Tares, qualora l’esecutivo non facesse in tempo a prendere ”le importantissime decisioni” attese su queste tre imposte. Nel caso dell’Imu entro dicembre bisognerebbe sborsare, in due tranches, i 4 miliardi di euro per la prima casa ai quali si aggiungono i 750 milioni attesi dai proprietari di terreni, fabbricati rurali e alle unità immobiliari appartenenti alle cooperative a proprieta’ indivisa adibite ad abitazione principale. L’Iva dovrebbe, invece, aumentare il prossimo 1* ottobre dal 21 al 22%: 1 miliardo di euro per il solo ultimo quadrimestre dell’anno. Dalla Tares, infine, e’ atteso per il 2012 un maggior gettito per 1,94 miliardi di euro. Questi costi, spalmati sulle varie tipologie familiari, secondo Cgia, si tradurrebbero durante l’ultima parte dell’anno nei seguenti, pesanti, aumenti: un pensionato single si trovera’ a pagare 149 euro in piu’; una famiglia bi-reddito 293 euro; una famiglia monoreddito 388 euro.