”Le famiglie italiane stanno pagando, assieme alle Pmi, il prezzo più alto di un’estenuante attesa sugli esiti di decisioni, riguardo IMU, IVA e Tares. Se le ipotesi di ‘razionalizzazione’ potrebbero portare verso ‘lidi’ finanche più iniqui di una semplice eliminazione IMU con ripristino dell’Ici, l’introduzione di tasse ‘onnicomprensive’ sui servizi potrebbe nascondere, nella minore trasparenza da ‘aggregazione’, ulteriori aggravi sui cittadini”. Così, l’avvocato Nunzio Bevilacqua del Direttivo Associazione Nazionale Studio Problemi Credito (Anspc). Secondo Bevilacqua ”stiamo dando già per assunte, proseguendo per questa strada, delle riforme la cui efficacia è strettamente legata – si legge in una nota – a una una prospettiva di medio-lunga durata e la cui ontologica temporaneità di intervento potrebbe evitare una stangata ai cittadini nell’ultimo quadrimestre dell’anno ma per darla – e con gli interessi – nel primo semestre del 2014”. ”Il Governo non deve cadere non perche’ ci sarebbe una stangata, cosa che vi potrebbe essere anche nel caso di inattivita’, ma perche’ questo e’ il banco di prova di quelle tanto decantate riforme, il momento di approfittare del semestre europeo e di quei venti di ripresa che necessitano di ”vele” pronte ad accoglierli”.