“Proclami circensi per sorprendere il pubblico e una rivoluzione di cui non si sente nemmeno l’odore, anzi si sente puzza di compromesso morale”. E’ una bocciatura quasi senza appello per il governo Crocetta quella che è arrivata oggi in Aula dal Movimento Cinque Stelle in occasione della dichiarazione di voto sul ddl antiparentopoli, sul quale il gruppo ha votato secondo coscienza. E ad aula chiusa da Cancelleri arriva un’altra stoccata. “Se a dicembre non cambierà nulla siamo pronti alla mozione di sfiducia. Cosa metteranno nella pentola famiglie e imprese siciliane, chiacchiere?”. Poco prima il capogruppo dallo scranno di Sala d’Ercole aveva passato in rassegna fallimenti e scivoloni del presidente della Regione, che vanno dagli attacchi personali (in occasione della campagna elettorale) al Parlamento e alla stampa, passando per la raffica di annunci a vuoto, fino agli inutili finanziamenti a pioggia per i cantieri di lavoro che hanno sottratto risorse alle piccole e medie imprese.
Cancelleri ha anche stigmatizzato le dichiarazioni di Crocetta sul versante Muos, secondo le quali anche sul fronte anti-radar ci sarebbe l’ombra della mafia.
“Il gioco dei bianchi e dei neri, dei guelfi e dei ghibellini, della mafia e dell’antimafia – ha detto Cancelleri – questo gioco pericoloso che tenta di inculcare nella testa dei cittadini che se sei con me sei un buono e se sei contro di me sei un cattivo, non funziona, non può funzionare, non accetto che sia così. Voglio essere libero di pensarla come voglio e voglio essere libero da questo schema che costruisce un mondo che somiglia solo ed esclusivamente a chi ha in testa un modello guerrafondaio, fatto da due parti in lotta fra loro”. Sempre sulla questione Muos Cancelleri ha attaccato pesantemente Crocetta, cui ha rimproverato la retromarcia sulla revoca delle autorizzazioni alla installazione. “Le avevamo chiesto, presidente della regione – ha detto Cancelleri – di venire a riferire in aula, vogliamo sapere il perché della revoca della revoca, i motivi, cosa ha trovato in quella relazione dell’ISS che l’ha tanto scosso da non aspettare la sentenza del CGA e procedere con quell’atto cacofonico di revoca della revoca? Forse aveva paura di essere inquisito e condannato per abuso d’ufficio? Forse aveva paura di macchiare la sua fedina penale con un reato che scaturiva dalla difesa della nostra terra e dei nostri cittadini? Io sarei orgoglioso di avere un presidente che venisse condannato per aver difeso il suo popolo e la sua terra, mettendo tutto questo davanti alla sua carriera politica. Sarebbe, non solo per me, ma per tutti i siciliani un eroe del nostro tempo, un eroe siciliano.Come può consigliare ai cittadini di Niscemi di fare le valigie? Come può dire questo?”.
Sul fronte del annunci a vuoto di Crocetta grande spazio ha avuto nel discorso del capogruppo M5S la parte relativa al taglio degli stipendi dei parlamentari, emolumenti che Crocetta ha dichiarato pubblicamente di volere dimezzare anche al prezzo di andare tutti a casa.
“Presidente- ha detto Cancelleri – ce ne possiamo andare tutti i casa, visto che di stipendi dimezzati c’è solo il nostro del Movimento 5 Stelle? Lei e il suo governo – nel quale c’è qualche assessore che aveva dichiarato di aderire al fondo con parte dello stipendio – siete latitanti. Possiamo dirlo che di promesse ne fate tanti, ma di fatti pochi?”.
Tirata d’orecchie a Crocetta pure da parte del deputato M5S Salvatore Siragusa, che ha rimproverato al presidente troppa politica-spettacolo e poca concretezza.
“Batta i pugni sul tavolo – ha detto Siragusa, vada a Roma e porti a Palermo la Concordia per dare un po’ di respiro ai Cantieri navali. Faccia meno proclami e più fatti. A settembre giudicheremo se è adeguato a fare il presidente della nostra regione”.