Le partnership tra pubblico e privato nella realizzazione delle infrastrutture vanno incentivate. Lo ha detto che il Direttore Generale della Banca d’Italia Salvatore Rossi al Meeting di Rimini nell’ambito dell’incontro ”Infrastrutture e Trasporti: rinnovate opportunità per uscire dalla crisi. Problemi, soluzioni, prospettive presenti e future”. ”Anche gli investimenti pubblici possono contribuire a rendere più saldo e sostenibile lo sviluppo economico, compatibilmente con l’equilibrio di bilancio e a patto che servano a innalzare la produttività del sistema – ha detto Rossi -. Nel breve periodo il rapido completamento dei lavori pubblici già in corso può sostenere la domanda aggregata. Le grandi opere pubbliche ex novo hanno tempi di realizzazione lunghi e un’alta intensità di capitale: vanno valutate in un’ottica di lungo periodo, avendo in mente obiettivi di produttività, di orientamento delle scelte di localizzazione delle imprese sul territorio, di benessere”. ”La qualità degli investimenti pubblici è cruciale – ha aggiunto Rossi -: costi a consuntivo e tempi di realizzazione sono spesso in Italia superiori a quelli di analoghe opere realizzate all’estero. La qualita’ di una infrastruttura dipende anche dalla qualita’ del processo di progettazione e realizzazione, che in Italia va rafforzato e sveltito, soprattutto nel coordinamento fra i diversi livelli di governo, centrali e locali”. ”La spesa pubblica per investimenti in Italia non e’ stata inferiore a quella sostenuta nel resto d’Europa, se non negli ultimi anni, ma e’ stata utilizzata meno efficientemente – ha poi spiegato il dg di Bankitalia -. Il problema non e’ tanto che si spenda poco, ma che si spende male, spesso a causa di norme e prassi amministrative difettose”. ”Come finanziare questi investimenti e’ un problema non da poco, dati i vincoli di bilancio – ha concluso Rossi -. La crisi globale ha ridotto drasticamente i finanziamenti a lungo termine in tutta Europa, problema sul quale si e’ aperto un ampio dibattito nelle sedi istituzionali. Le infrastrutture, soprattutto se realizzate in partnership da soggetti pubblici e privati (PPP), sono particolarmente colpite. La Commissione europea studia e propone modalita’ e strumenti finanziari innovativi. In Italia le PPP sono poche e piccole, vanno incentivate riformando la normativa”.