Un tempo l’ICI (IMU) non esisteva. Fu introdotta nel 1992 dal governo Amato. Doveva essere un imposta straordinaria e, quindi, temporanea, ma divenne definitiva. La tassa sulla nettezza urbana è stata introdotta nel 1993. Prima di queste date le relative tasse erano ricomprese nella fiscalità generale, vale a dire che il contribuente pagava le tasse all’interno delle quali erano comprese l’ICI e quella sulla nettezza urbana. Potremmo definirle delle addizionali comunali alle quali va aggiunta l’addizionale comunale, vera e propria, sull’Irpef. Quindi, ben tre tipologie di tasse aggiuntive. Ora è stata abolita l’IMU (vecchia ICI) per il 2013 ma non restituita quella del 2012 come promesso da qualche esponente partitico. L’abolizione dell’IMU è una buona notizia per il contribuente oberato dalle tasse, alla quale, però, fa immediatamente seguito una brutta: l’istituzione della tassa sui servizi, a partire dal 2014, detta service tax (in inglese suona meglio). Quindi le tre tasse comunali (addizionale Irpef, IMU e nettezza) saranno sostituite da tre tasse comunali (addizionale Irpef, nettezza e service tax). Cosa cambiera’ per il cittadino contribuente? Praticamente nulla.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc