”Il governo sta spremendo fino all’inverosimile cittadini e imprese”. Lo sostiene il presidente della commissione Finanze della Camera, Daniele Capezzone (Pdl). ”Dal suo punto di vista ragionieristico – si legge in una nota – il Tesoro sembra cantare vittoria per l’aumento delle entrate tributarie nei primi 7 mesi dell’anno (+1,2%). Ma un aumento simile ottenuto nonostante un calo del Pil del 2,3% nel 2012 e, si stima, dell’1,8 quest’anno, significa una cosa sola: che il governo sta spremendo fino all’inverosimile cittadini e imprese, i quali oltre a vivere sulla loro pelle la durezza della crisi stanno sopportando per intero il tentativo di risanamento dei conti pubblici”. Se crediamo ancora al principio secondo cui ciascuno dovrebbe contribuire in funzione della propria ricchezza, dovrebbe suscitare qualche interrogativo il fatto che lo Stato incassa di piu’ proprio mentre la società italiana, intesa come ‘macro-contribuente’, si impoverisce”. Secondo Capezzone ”Il calo del 5% del gettito Iva nei primi 7 mesi e’ emblematico della drammaticita’ della crisi e della spremitura: speriamo che il piccolo recupero di giugno e luglio possa rappresentare davvero un’inversione di tendenza e non solo un rimbalzo (come temo, visto il rallentamento di luglio). ”Il calo di gettito delle imposte indirette e’ stato piu’ che compensato dall’aumento delle entrate da imposte dirette e dai mega-aumenti sui bolli- conclude – L’Ires, l’imposta sul reddito delle societa’, ha contribuito con un +12,8% (quasi 2 miliardi in piu’), nonostante chiusure, delocalizzazioni e fallimenti. Ma come si vede dallo striminzito +1,2% complessivo, gli inasprimenti fiscali riescono a mala pena a pareggiare il calo dei consumi e la distruzione di attivita’ economiche che essi stessi provocano. Aumentano anche le entrate derivanti dalla lotta all’evasione fiscale: 4,2 miliardi di euro nei primi 7 mesi dell’anno. Ma i cittadini si chiedono quando i soldi recuperati cominceranno ad essere restituiti sotto forma di riduzioni di tasse, come e’ stato piu’ volte promesso in passato, e perche’, invece, si continua ad inventarne di nuove. Dovrebbe infine far riflettere il calo delle entrate dai tabacchi (-368 milioni di euro) e dai giochi (-34 milioni di euro), due settori che evidentemente non possono piu’ essere spremuti”.