Buon cattolico si immischia in politica e prega per governanti

”Un buon cattolico si immischia in politica, offrendo il meglio di se’, perche’ il governante possa governare”. Lo ha detto papa Francesco nell’omelia della messa celebrata stamane a Santa Marta. ”Ma qual è – ha aggiunto il papa – la cosa migliore che noi possiamo offrire ai governanti? La preghiera. E’ quello che Paolo dice: ”Preghiera per tutti gli uomini e per il re e per tutti quelli che stanno al potere’. ”Ma, Padre, quella e’ una cattiva persona, deve andare all’inferno…’. ”Prega per lui, prega per lei, perche’ possa governare bene, perchè ami il suo popolo, perchè serva il suo popolo, perchè sia umile!’. Un cristiano che non prega per i governanti, non è un buon cristiano! ”Ma, Padre, come preghero’ per questo? Questa e’ una persona che non va…’. ”Prega perche’ si converta!’. Ma pregare. E questo non lo dico io, lo dice San Paolo, la Parola di Dio”. ”Nessuno di noi – ha sottolineato Francesco – puo’ dire: ‘Ma io non c’entro in questo, loro governano’. No, no, io sono responsabile del loro governo e devo fare il meglio perche’ loro governino bene e devo fare il meglio partecipando nella politica come io posso’. La politica, dice la Dottrina Sociale della Chiesa, e’ una delle forme piu’ alte della carita’, perche’ e’ servire il bene comune. Io non posso lavarmi le mani, eh? Tutti dobbiamo dare qualcosa!”. ”C’e’ l’abitudine – ha osservato il papa – di dire solo male dei governanti e fare chiacchiere sulle ‘cose che non vanno bene: e tu senti il servizio della Tv e bastonano, bastonano; tu leggi il giornale e bastonano…sempre il male, sempre contro”. Forse, ha proseguito il pontefice, ”il governante, si’, e’ un peccatore, come Davide lo era, ma io devo collaborare con la mia opinione, con la mia parola, anche con la mia correzione” perche’ tutti ”dobbiamo partecipare al bene comune”. E se ”tante volte abbiamo sentito: ”un buon cattolico non si immischia in politica’ – ha sottolineato – questo non e’ vero, quella non e’ una buona strada”.