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”L’incontro con Cristo è un incontro personale non si può manipolare, in questo tempo noi abbiamo una grande tentazione nella Chiesa, la molestia spirituale, manipolare le coscienze, un lavaggio di cervello teologale, che alla fine ti porta a un incontro con Cristo puramente nominalistico, non con la persona di Cristo vivo”. Lo ha detto Papa Francesco nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, ricevendo in udienza i partecipanti all’Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali dal 19 al 21 settembre sul tema: ‘La rete e la Chiesa’. ”Nell’incontro con Cristo di una persona – ha aggiunto il papa – centra Cristo e la persona, non quel che vuole l’ingegnere spirituale che vuole manipolare. Questa è la sfida: portare l’uomo all’incontro con Cristo, nella consapevolezza, però, che noi siamo mezzi e che il problema di fondo non è l’acquisizione di sofisticate tecnologie, anche se necessarie a una presenza attuale e valida”. ”Sia sempre ben chiaro in noi – ha aggiunto il papa – che il Dio in cui crediamo, un Dio appassionato per l’uomo, vuole manifestarsi attraverso i nostri mezzi, anche se sono poveri, perche’ e’ Lui che opera, e’ Lui che trasforma, e’ Lui che salva la vita dell’uomo”.