Finisce in farsa. Berlusconi fa dimettere i ministri Pdl

”A seguito dell’invito del presidente Berlusconi a dimetterci dal governo per le conclusioni alle quali il consiglio dei ministri di ieri è giunto sui temi della giustizia e del fisco, non riteniamo vi siano più le condizioni per restare nell’esecutivo dove abbiamo fin qui lavorato nell’interesse del Paese e nel rispetto del programma del Popolo della Libertà. Rassegniamo le nostre dimissioni anche al fine di consentire, sin dai prossimi giorni, un più schietto confronto e una più chiara assunzione di responsabilità”. Lo dichiarano in una nota congiunta Angelino Alfano, Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi e Gaetano Quagliariello. I ministri Pdl rispondono così alla richiesta del loro leader: ”La decisione assunta ieri dal presidente del Consiglio dei ministri Letta di congelare l’attività di governo, determinando in questo modo l’aumento dell’Iva è una grave violazione dei patti su cui si fonda questo governo, contraddice il programma presentato alle Camere dallo stesso premier e ci costringerebbe a violare gli impegni presi con i nostri elettori durante la campagna elettorale e al momento in cui votammo la fiducia a questo esecutivo da noi fortemente voluto”, aveva scritto Berlusconi nella sua dichiarazione. ”Per queste ragioni, l’ultimatum lanciato dal premier e dal Partito Democratico agli alleati di governo sulla pelle degli italiani, appare irricevibile e inaccettabile” ha sentenziato il Cavaliere, aggiungendo: ”Pertanto, ho invitato la delegazione del Popolo della Liberta’ al governo a valutare l’opportunita’ di presentare immediatamente le proprie dimissioni per non rendersi complici, e per non rendere complice il Popolo della Libertà, di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani”. Letta: ”Chiarimento avvenga in Parlamento e davanti al Paese. Il chiarimento politico deve ”ora avvenire davanti al Paese, in Parlamento e alla luce del sole”. Lo ha affermato il presidente del consiglio, Enrico Letta subito dopo essere stato informato dal vicepremier, Angelno Alfano delle dimissioni dei ministri Pdl dall’esecutivo. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi. Il premier Enrico Letta ha poi ha telefonato al Capo dello Stato Giorgio Napolitano.