”E’ bene dire subito al direttore de Il Giornale, per il riguardo che abbiamo per la testata che dirige e una volta letto il suo articolo di fondo di oggi, che noi non abbiamo paura. Se pensa di intimidire noi e il libero confronto dentro il nostro Movimento politico, si sbaglia di grosso”. Lo dichiarano in una nota congiunta i ministri dimissionari del Pdl Angelino Alfano, Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi, Gaetano Quagliarello, in merito a quanto pubblicato oggi, su Il Giornale, a firma del direttore Sallusti. ”Se intende impaurirci con il paragone a Gianfranco Fini, sappia che non avrà case a Montecarlo su cui costruire campagne. Se il metodo Boffo ha forse funzionato con qualcuno, non funzionerà con noi che eravamo accanto a Berlusconi quando il direttore de Il Giornale lavorava nella redazione che divulgò la l’informazione di garanzia al nostro presidente, durante il G7 di Napoli, nel 1994”, conclude la nota. Secondo Sallusti ”c’è una comprensibile irritazione nella compagine ministeriale del Pdl dimissionaria da sabato sera. Avevano immaginato e sperato in un finale diverso. Alfano, Quagliariello, Lorenzin, Lupi e De Girolamo, con qualche distinguo di forma e di sostanza, – scrive il direttore – si adeguano ma non condividono, al punto di ventilare un loro futuro fuori di Forza Italia, non si capisce se sulle orme di quel genio di Gianfranco Fini. Accusano Berlusconi di essersi lasciato condizionare dai falchi e di aver impresso al partito una deriva eversiva”. Ma sottolinea Sallusti ”eversiva è la decisione di Letta e del Pd di alzare le tasse e il comportamento, preconcetto e fazioso, dei membri della giunta del Senato che hanno annunciato la decadenza di Berlusconi ancor prima di iniziare i lavori”.