"Un importante vettore aereo è fondamentale anche per le esigenze delle imprese e, in generale, per l’economia di un Paese. Ma Alitalia ha smesso di giocare questo ruolo da tempo e su scala internazionale non ha più la forza di competere con i grandi player del settore. Ecco perché non riusciamo a comprendere le ragioni dell’intervento deciso dal Governo che vuole utilizzare Poste Italiane come stampella per la ex compagnia di bandiera, ormai un carrozzone. Tutto ciò mentre l’ossatura dell’economia italiana, fatta di micro, piccole e medie imprese, viene ignorata e abbandonata al suo destino". Così il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, commenta la decisone di far partecipare Poste Italiane all’aumento di capitale di Alitalia. "Abbiamo posto da tempo l’esigenza di agire su fisco e credito per consentire alle pmi di agganciare la ripresa, ma invece constatiamo con amarezza come si decida di agire solo dove le corde dell’elettorato sono più sensibili. La salvaguardia dell’occupazione di piloti, assistenti e personale di terra sta a cuore anche a noi ma temiamo che la scelta sia una pezza temporanea e non risolutiva" aggiunge Longobardi.