STRAGE DI MIGRANTI – PADRIN (PDL): COLPA DELLA DEMAGOGIA E DEL BUONISMO

"Rincorrendo i voti si stanno uccidendo centinaia di esseri umani. Penso che qualcuno dovrebbe farsi un serio esame di coscienza, a partire dalle alte cariche dello Stato". E’ dura la reazione del presidente della V Commissione Sanità a Venezia e consigliere del Pdl Leonardo Padrin dopo il nuovo incidente al largo delle coste italiane costato la vita a oltre trenta cittadini stranieri. Per Leonardo Padrin, soprattutto in questa fase, le parole pubbliche hanno un "peso specifico": "Quando si induce una o più persone a credere in qualcosa di diverso dalla realtà si è, almeno eticamente, responsabili del loro agire. Io penso che le alte cariche dello Stato con le loro recenti dichiarazioni abbiano indotto molti cittadini stranieri a credere in situazioni che giuridicamente non esistono finchè almeno non si cambiano le leggi in vigore". Padrin guarda ai fatti di cronaca delle ultime ore rivolgendosi anche al premier Enrico Letta oggi in terra veneta: "Molti sono morti sperando in un futuro migliore per se stessi e per i loro figli e quelli che sono scampati verranno rimpatriati. Il rischio, il danno e infine la beffa. Queste persone arrivano nel nostro paese convinti di costruirsi una vita mentre la realtà è che in Italia ci sono leggi che non consentono la loro permanenza. Questa è l’ipocrisia di parte della nostra classe politica che di fronte ai riflettori internazionali fa la buonista attirando e ingolosendo dei disperati fingendo di ignorare la realtà dei fatti".
"Proprio per questo, oltre a una drammatica conferma dell’emergenza in atto lungo le nostre coste e della necessità di una operazione Frontex a livello comunitario, c’è l’urgenza di adottare toni responsabili. Il problema dell’immigrazione clandestina è così complesso che non può essere liquidato in due battute magari espresse sull’onda dell’emotività", rimarca Padrin che in ultima battuta chiede alla classe politica veneta – in particolare quella che siede a Roma – di avviare un dibattito attorno alla tematica dell’immigrazione senza ideologismi né emotività. "In ballo, ripeto, ci sono vite umane e non numeri", conclude Padrin.