Ai disoccupati e agli sfiduciati si aggiungono ben sette italiani su dieci (70 per cento) che si sentono minacciati dal pericolo di perdere il lavoro in questo autunno di crisi. E’ quanto emerge – si legge in una nota – da una indagine Coldiretti/Ixe’ a commento dei dati Istat sul fatto che, nel secondo trimestre dell’anno, le persone potenzialmente impiegabili nel processo produttivo sono oltre 6 milioni, se ai 3,07 milioni di disoccupati si sommano i 2,99 milioni di persone che non cercano ma sono disponibili a lavorare o che cercano e non sono subito disponibili. La perdita del lavoro – sottolinea Coldiretti – è il rischio più temuto dagli italiani in una situazione in cui per una famiglia su quattro (22 per cento) sarà un autunno di sacrifici economici. Se il 42 per cento degli italiani vive senza affanni, quasi la metà (45 per cento) riesce a pagare appena le spese senza permettersi ulteriori lussi, mentre oltre 2 milioni di famiglie (10 per cento) non hanno oggi – continua Coldiretti – reddito a sufficienza neanche per l’indispensabile a vivere. In questa situazione la famiglia – precisa l’associazione di categoria – e’ la principale fonte di welfare. Il 37 per cento degli italiani e’ stato costretto infatti a chiedere aiuto economico per arrivare alla fine del mese ai genitori, il 14 per cento a parenti e il 4 per cento addirittura ai figli. Solo il 14 per cento si e’ rivolto a finanziarie o banche mentre l’8 per cento agli amici. Spesso considerata superata, la struttura della famiglia italiana si sta dimostrando, nei fatti, fondamentale per non far sprofondare nelle difficolta’ della crisi moltissimi cittadini. La solidarieta’ tra generazioni – conclude Coldiretti – e’ dunque un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale come molti si ostinano ad affermare.