“La riduzione della spesa pubblica deve passare attraverso un’attenta razionalizzazione dei compiti delle province e delle regioni. E’ ora di dire basta agli annunci propagandistici portatori solamente di caos; e’ ora di cominciare invece ad agire nella direzione di una spending review vera. Da Monti a Delrio, dal 2011 a oggi, agli italiani è stato fatto credere che le province fossero il male oscuro, l’arto da amputare per evitare il dissanguamento del Paese. Bene, questo è vero solo in parte, in quanto le maggiori falle, con conseguenti perdite di danaro pubblico, sono oggi ascrivibili alle regioni”. Lo afferma il senatore Vincenzo Gibiino.
“Sia il Parlamento a ridisegnare compiti e funzioni degli Enti locali – prosegue Gibiino –, il governo eviti diktat e proclami che sino a oggi sono stati solo in grado di disorientare i cittadini, senza che mai ci siano stati interventi sulle uscite. Si asciughino le voci di spesa a partire dalla riduzione delle poltrone, ma si eviti di tagliare indiscriminatamente ciò che invece serve. L’architettura istituzionale deve essere sottoposta ad un’attenta verifica e ad un solerte ammodernamento. Si punti pertanto ad una revisione della Costituzione e al superamento del bicameralismo perfetto per rendere più rapida ed efficace la macchina legislativa”.