Ieri sera nel corso della trasmissione televisiva "Striscia la Notizia" (Mediaset) è stato trasmesso un filmato relativo alla "collina dei rifiuti" nel Comune di Marcianise (Provincia di Caserta). I rifiuti erano stati accumulati nel tempo (dal 2004!) proprio dal Comune di Marcianise e non dalla malavita organizzata. All’attività criminale che gestiva i rifiuti in Campania, oggetto di attenzione mediatica di questi giorni, si è aggiunta, quindi, una attività, quella del Comune di Marcianise, che alla fine porta al medesimo risultato: l’inquinamento del territorio. Da informazioni assunte sembra che la "collina dei rifiuti" sia stata smantellata. Nel frattempo, però, i terreni coltivati sono stati interessati al percolato, cioè al liquido che si produce dalla decomposizione dei rifiuti, che non deve essere proprio salutare. Le notizie dell’interramento di rifiuti nelle Province di Napoli e Caserta (Terra dei Fuochi) preoccupano i consumatori che vorrebbero sapere se il cibo che mangiano è sano. Il Consorzio Casalasco del Pomodoro (Pomì) ha rivendicato la coltivazione del pomodoro nel nord Italia suscitando le ire dei campani che parlano di razzismo industriale. La Coop, da canto suo, ha lanciato una iniziativa di certificazione territoriale dei propri prodotti. Bene hanno fatto entrambe. I consumatori vogliono essere informati per poter scegliere, soprattutto quando si parla di alimentazione.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc