Legalità, mi piace!

L’appuntamento è fissato per lunedì mattina a Roma, nella sede di Confcommercio in piazza Belli 2, quando alle 10.30 gli interventi del Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, del Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza, Pasquale Debidda, del Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, e del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, apriranno la giornata di mobilitazione nazionale sulla legalità organizzata da Confcommercio. Un’iniziativa che prevede il coinvolgimento di oltre 90 associazioni territoriali della Confederazione e quasi 30mila imprenditori del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti collegati in diretta streaming che darà l’avvio alle iniziative locali. La giornata di mobilitazione, il cui slogan è "Legalità, mi piace!", nasce con l’obiettivo di analizzare e denunciare l’entità e le conseguenze sull’economia reale dei fenomeni illegali che, di fatto, rappresentano una vera e propria concorrenza sleale che altera il mercato e alimenta l’economia sommersa. – A tal fine, la giornata di lunedì si aprirà con la presentazione di un’indagine realizzata in collaborazione con il Censis che, per la prima volta, "fotografa", nella maniera più ampia possibile, l’esatta dimensione, in termini economici, dell’abusivismo e della contraffazione. Fenomeni che, oltre a comportare rischi per gli stessi consumatori, penalizzano particolarmente le imprese del terziario e dei servizi di mercato già indebolite dagli effetti di una crisi senza precedenti. Quello dell’economia sommersa, in tutte le sue varie forme, è un fenomeno che è cresciuto con il protrarsi della recessione tanto che oltre l’80% di queste imprese si ritengono danneggiate dai fenomeni illegali e 3 imprese su 4, proprio a causa dei meccanismi commerciali fuori dalle regole, denunciano una riduzione di ricavi e fatturato. Ma altrettanto preoccupante è il dato secondo cui proprio la recessione e le difficoltà economiche sono le cause principali che spingono ad acquistare prodotti e servizi illegali, nonostante la stragrande maggioranza dei consumatori (quasi l’80%) sia consapevole dei rischi per la salute e la sicurezza che tali acquisti comportano. La maggioranza dei consumatori e delle imprese si trova comunque d’accordo sull’inefficacia dell’attuale sistema sanzionatorio per contrastare tali fenomeni e sulla necessità di una maggiore sensibilizzazione e informazione su questi temi.