”Bocciatura o non bocciatura, comunque vogliamo chiamarla quella della Commissione europea è una valutazione negativa”. Lo afferma in una nota Sergio De Nardis, capo economista Nomisma, spiegando che ”se il Pil del 2014 cresce poco, ciò avviene non perchè l’Italia non ha fatto le riforme strutturali, ma perchè è stato dato un colpo durissimo all’economia con una dose da cavallo di austerità, tutti insieme in Europa, senza azioni in senso opposto, di stimolo, in Germania e nelle altre economie che potevano perseguirle”. Si tratta di ”un pessimo framework di politica macroeconomica che ha provocato danni alle economie, da cui occorrerà tempo per riprendersi: lo ha perseguito il nostro policy maker, la Commissione europea – spiega -. E’ sempre più forte il rischio che questa Europa ci porti dritto-dritto a un Parlamento europeo ‘anti-europeo’ alla prossima tornata elettorale”.