Dissesto idrogeologico. Ancora utili i consorzi di bonifica e i bacini imbriferi montani?

Visto che si parla di dissesto idrogeologico ci poniamo la domanda: sono ancora utili i Consorzi di bonifica e i Bacini imbriferi montani? Secondo l’Unione delle province italiane, no, tant’è che ne propongono l’abolizione in una proposta di legge che nella relazione scrive "Analizzando i bilanci di queste strutture è evidente come la gran parte dei fondi sia destinata alle spese di funzionamento e solo una minima parte sia ridistribuita ai cittadini, sotto forma di servizi e di opere pubbliche". I Consorzi di bonifica sono enti che coordinano interventi pubblici e controllano l’attività dei privati sulla bonifica del territorio di competenza. Opere di questo genere riguardano, ad esempio, la sicurezza idraulica. In Sardegna ce ne sono 9, in Calabria 11, altrettanti in Campania. I 41 Bacini imbriferi montani si occupano di aree dove si raccolgono le acque piovane che alimentano un fiume. Per i Consorzi è previsto un contributo a carico dei cittadini (altro aggravio) per i Bacini un canone per l’utilizzo delle derivazioni di acqua per la produzione di forza motrice. La domanda che ci poniamo è semplice: servono questi enti o le funzioni possono passare alle Regioni che da enti essenzialmente sanitari potrebbero, finalmente, occuparsi anche di pianificazione territoriale?

Primo Mastrantoni, segretario Aduc