Con una intervista andata in onda alle 6,45 a ”Prima di tutto”, rubrica mattutina di Radio1, Berlusconi dà appuntamento alle 15,30 nella sede di Forza Italia, per una conferenza stampa in cui illustrerà alcuni documenti provenienti dagli Stati Uniti che dimostrerebbero la sua innocenza nel processo in cui è stato condannato per frode fiscale. ”Presenteremo domanda di revisione presso la Corte di appello competente del processo, che è quella di Brescia, sicuri che possa essere accolta”, aggiunge ricordando che ”vogliono sottrarre al centrodestra il leader in grado di vincere le elezioni”. ”Non ci sono le condizioni per un intervento del capo dello Stato per concedere la grazia a Berlusconi”, aveva intanto precisato l’ufficio stampa del Quirinale con una nota diffusa ieri in serata: ”Nulla è risultato più lontano del discorso tenuto sabato dal senatore Berlusconi dalle indicazioni e dagli intenti che nella dichiarazione del 13 agosto del Capo dello Stato erano stati formulati”. In quell’occasione il presidente Giorgio Napolitano aveva ricordato che la richiesta di grazia poteva pervenirgli per esempio dai famigliari di Berlusconi ma a condizione di accettare la sentenza. Precisa la nota: ”Non solo non si sono create via via le condizioni per un eventuale intervento del Capo dello Stato sulla base della Costituzione, delle leggi e dei precedenti, ma si sono ora manifestati giudizi e propositi di estrema gravita’, privi di ogni misura nei contenuti e nei toni. Di qui il pacato appello del presidente della Repubblica a non dar luogo a comportamenti di protesta che fuoriescano dai limiti del rispetto delle istituzioni e di una normale, doverosa legalita”’. Il comunicato del Quirinale fa evidente riferimento alle parole di Silvio Berlusconi pronunciate sabato nel corso dell’incontro con i giovani di Forza Italia, quando ha definito la sua eventuale decadenza dal Senato un golpe, aggiungendo di ritenere che la grazia gli e’ dovuta dal capo dello Stato e che lui non la chiedera’ (”Napolitano mi dia la grazia senza richiesta. Non abbia esitazioni, cancelli ignominia e affidamento in prova”) ed esprime preoccupazione per la manifestazione a sostegno del Cavaliere indetta per mercoledi’ 27 novembre, quando si votera’ al Senato la sua decadenza. Replica Berlusconi nell’intervista di questa mattina: ”Io non vedo come si possa chiamare in modo diverso se non colpo di Stato la mia decadenza. Un colpo di Stato che parte da una sentenza politica criminale per eliminare il leader del centrodestra e spianare la strada alla sinistra”. Quanto al voto del Pd sulla decadenza, il Cavaliere ricorda che quella scelta ”si basa su una sentenza che non sta nè in cielo nè in terra”. Sulla scelta del Nuovo Centro Destra di non aderire alla manifestazione del 27 novembre, Berlusconi non e’ particolarmente polemico: ”E’ un problema che riguarda loro. Vedremo cosa faranno. Hanno sempre detto che mi avrebbero difeso”. Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato per Forza Italia, commenta cosi’ la nota del Quirinale: ”Dolore, delusione, sconcerto. Napolitano ci avverte che non possiamo nemmeno esprimere pacificamente il nostro dissenso per l’aggressione a Berlusconi. In un’Italia in cui su altre vicende il Quirinale fa note di plauso per una tutela preventiva ad altre personalita’ dello Stato? Non partecipo ai cori anti Quirinale ma sono davvero sbigottito”. Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, punta l’indice contro il Capo dello Stato: ”Napolitano e’ stato ed e’ il responsabile dell’attuale situazione in cui versa la politica italiana. Ha usato largamente dei suoi poteri. Lui, figlio di una legge elettorale che tanto disprezza e che grazie al dubbio successo di 24 mila voti della sinistra gli ha consentito di ascendere per la prima volta al Colle, poi e’ stato rieletto in funzione della fine di una guerra civile che purtroppo, anche a causa delle sue omissioni, si e’ rinfocolata”. ”La frase di Silvio Berlusconi sulla decadenza come colpo di Stato e’ al di la’ del bene e del male, una frase totalmente sgangherata. Mi stupisco che l’abbia potuta pronunciare”, aveva annotato il segretario Guglielmo Epifani all’assemblea del Pd che si e’ svolta ieri. ”Continuiamo a non comprendere l’atteggiamento e i comportamenti di chi, a destra, continua a difendere in maniera irragionevole e scomposta parole sbagliate, inaccettabili, assurde e irrispettose che non dovrebbero essere patrimonio di chi e’ stato a capo del governo italiano”, dichiara la senatrice democratica Anna Finocchiaro che aggiunge: ”Il comportamento del presidente, come spiegato nella nota del Quirinale, e’ stato ed e’ ineccepibile. Sarebbe ora che Gasparri e gli altri la smettessero di incendiare il clima politico. Angelino Alfano, ospite della rubrica domenicale ”L’arena” su Raiuno, spiega la scelta del Nuovo Centro Destra di non partecipazione alla manifestazione di Forza Italia indetta per il 27 novembre pur confermando la propria solidarieta’ al Cavaliere: ”Noi teniamo un atteggiamento molto lineare e coerente. Non riteniamo che a seguito della decadenza di Berlusconi si possa lasciare il Paese di fronte a una crisi al buio, sfasciando tutto e lasciando il Paese senza una prospettiva. Pensiamo che l’Italia in questo momento abbia bisogno di un governo”. Alfano fa una proposta: ”Ho un patto da proporre al Parlamento, a Letta e al Pd di Renzi: usiamo il 2014 per fare cinque cose: riforma della legge elettorale; via il bicameralismo perfetto; tagliare 10 miliardi di spesa improduttiva da destinare al taglio delle tasse sul lavoro; abbattere il debito pubblico; intervenire su retribuzione di produttivita”’. Sul Cavaliere precisa: ”Penso che un uomo con la carriera e la biografia di Berlusconi meriterebbe di non essere sottoposto ai servizi sociali e meriterebbe la grazia anche se non l’ha richiesta. Voteremo contro la sua decadenza”.