Legge di stabilità. Una telenovela… già vista!

E’ una vera e propria telenovela quella della approvazione della legge di Stabilità, ovvero quella che una volta veniva chiamata Finanziaria. Ora si arriverà a chiedere la fiducia, vale a dire che si accorgeranno i tempi per la sua approvazione. Non ci poteva pensare prima ed evitare lunghe riunioni, estenuanti e improduttive? Ovvio che in questo modo si taglia il dibattito ma i tempi stabiliti indicavano già l’impossibilità di arrivare a conclusione in tempi ragionevoli. Su alcuni aspetti, come quello dei nomi delle tasse su servizi e casa, si è rasentato il ridicolo, così come sulla tassazione per le pensioni d’oro e d’argento già bocciata dalla Corte Costituzionale. Invece di pensare alle tasse sulle pensioni (si raschia il fondo del barile) si potrebbero abolire enti inutili e costosi, come le Province, le Comunità Montane, i Consorzi di Bonifica, i Bacini Imbriferi, gli enti parchi regionali, limitare le agenzie regionali e comunali, ecc. Insomma di lavoro di forbici ce n’è da fare piuttosto che ricorrere alla demagogia.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc