Imu si, Imu no, Imu so. Alla fine i cittadini pagheranno una quota parte dell’Imu 2013. Ma il Governo non aveva cancellato l’Imu? Sì certo, ma non la parte eccedente stabilita dai Comuni. Cosa è successo? Il Governo ha concesso ai Comuni la facoltà di aumentare l’Imu. I Comuni, ovvero i sindaci, hanno pensato bene (noi pensiamo male e pecchiamo) di aumentare la tassa sulla casa in modo tale che il Governo ripianasse l’Imu base più l’aumento deliberato dai Comuni stessi. In soldoni significa 500 milioni di euro dei quali il Governo ha dichiarato di volerne coprire 250 lasciando gli altri 250 a carico dei Comuni, cioè dei cittadini. La colpa è anche del Governo che non ha chiarito da subito che con l’abolizione dell’Imu si sarebbe accollato solo l’aliquota base escludendo gli aumenti di competenza comunale. Così i sindaci hanno pensato bene di aumentare le aliquote ritenendo che il Governo se ne facesse carico per intero. Ora i sindaci protestano ma si sa, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Alla fine, il cerino acceso resta sempre tra le dita del tartassato contribuente.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc