I consumi alimentari delle famiglie non subiranno tagli sotto Natale. E’ il dato che emerge in queste settimane di vigilia confermato anche dal Codacons: le spese degli italiani per il classico pranzo e cenone di Natale rimarranno pressochè invariate rispetto a quelle del 2012. Alla base della tenuta dei consumi alimentari – afferma l’associazione dei consumatori in una nota – i prezzi dei principali prodotti classici delle festività, che non hanno subito incrementi sostanziali rispetto allo scorso anno, fatta eccezione per il brindisi che costerà l’1,8% in più rispetto allo scorso anno. I listini al dettaglio – spiega infatti il Codacons – sembrano risentire della crisi economica. I prezzi dei prodotti tipici delle festività natalizie, tranne alcune eccezioni, appaiono quest’anno stabili o in debole salita rispetto al 2012. Per quanto riguarda il settore alimentare, i listini di pandori e panettoni, re indiscussi delle tavole italiane durante le feste, risultano quest’anno stabili o in calo per i principali marchi specializzati in tali prodotti, e in lieve salita quelli non di marca. ”Con il crollo dei consumi registrato nel corso del 2013 – spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi – sarebbe stato impensabile per i commercianti aumentare i prezzi dei prodotti tipici delle feste. Tuttavia, per il settore alimentare, occorre considerare come i listini siano estremamente variabili e i prezzi del comparto subiscano generalmente forti variazioni a ridosso delle feste”, conclude Rienzi.