A Natale, facciamo posto a Gesù invece che alle spese e al rumore. Lo ha detto papa Francesco nell’omelia della messa celebrata stamane a Santa Marta. ”Siamo in attesa o siamo chiusi? – ha sottolineato Francesco – Siamo vigilanti o siamo sicuri in un albergo, lungo il cammino e non vogliamo più andare avanti? Siamo pellegrini o siamo erranti? Per questo la Chiesa ci invita a pregare questo ‘Vieni’, ad aprire la nostra anima e che la nostra anima sia, in questi giorni, vigilante nell’attesa. Vigilare. cosa succede in noi se viene il Signore o se non viene? Se c’è posto per il Signore o c’è posto per feste, per fare spese, fare rumore”. La nostra anima, ha proseguito il papa, è ”aperta, com’è aperta la Santa Madre Chiesa e com’era aperta la Madonna? O la nostra anima è chiusa e abbiamo attaccato sulla porta un cartellino, molto educato, che dice: ‘Si prega di non disturbare”’. ”Il mondo – ha avvertito il papa – non finisce con noi, noi non siamo più importanti del mondo: è il Signore, con la Madonna e con la Madre Chiesa”. ”E oggi ripetere tante volte ‘Vieni’, e cercare che la nostra anima non sia un’anima che dica: ‘Non disturbare’. Che sia un’anima aperta, che sia un’anima grande, per ricevere il Signore in questi giorni e che incominci a sentire quello che domani nell’antifona ci dira’ la Chiesa: ‘Sappiate che oggi viene il Signore! E domani vedrete la sua gloria”’.