Finanziaria, pioggia di emendamenti del Movimento 5 Stelle

Una pioggia di emendamenti per una finanziaria che “non risponde alle esigenze di rilancio della Sicilia”. ll gruppo parlamentare del Movimento Cinque Stelle all’Ars ha presentato 180 emendamenti alla legge di stabilità proposta dal governo Crocetta. Gli atti dei deputati spaziano praticamente in tutti gli ambiti con i denominatori comuni del rilancio, dell’attenzione alla piccole medie imprese e del taglio agli sprechi. Grande attenzione è rivolta al turismo, al microcredito e all’agricoltura. Ieri, intanto, nelle prime battute di esame dell’articolato in commissione bilancio è arrivato il via libera per due emendamenti proposti dal Movimento all’articolo 7 (disposizioni in materia di assegnazioni finanziarie ai Comuni): il primo obbliga i comuni a spendere almeno il 2 per cento delle somme loro trasferite con forme di democrazia partecipata, utilizzando strumenti che coinvolgano la cittadinanza, il secondo inserisce tra i criteri delle somme da erogare ai Comuni misure di efficienza energetica, azioni per ridurre l’inquinamento (car-sharing, bike-sharing, car-pooling) e la raccolta dei rifiuti porta a porta, nell’ottica del traguardo rifiuti zero.
I deputati 5 stelle, comunque esprimono forte delusione per i passi indietro deI Governo su provvedimenti già adottati. “Durante la scorsa finanziaria – afferma la deputata Claudia La Rocca – era stato approvato un nostro emendamento con la previsione dell’aumento delle royalties sugli idrocarburi al 20 per cento. La cosa ora rischia di rimanere lettera morta con il ripristino dell’aliquota al 10 per cento”.
Critico il giudizio dei parlamentari del Movimento per la mancata previsione di adeguati interventi in finanziaria nel settore del turismo e dei beni culturali, ambiti nei quali il M5S ha proposto diversi emendamenti, concentrando l’attenzione su attività importanti per la destagionalizzazione dei flussi turistici come il termalismo.
"Abbiamo proposto – dice la parlamentare Valentina Zafarana – maggiori fondi e maggiore autonomia per i musei regionali e per i siti archeologici attraverso la destinazione di una parte degli introiti dei biglietti di ingresso direttamente ai singoli enti. Speriamo che questa misura tampone possa permettere nell’immediato una migliore gestione del patrimonio culturale da parte dell’amministrazione regionale, in attesa che l’assessore Sgarlata si decida a lavorare con la quinta Commissione al riassetto dell’intero settore". Giudizi critici arrivano dai deputati del Movimento anche per la scarsa attenzione nei confronti delle piccole e medie imprese e delle loro esigenze, dimostrata con la mancata previsione del cofinanziamento della Regione del fondo destinato al microcredito, attualmente alimentato dalla restituzione del 70% delle indennità dei deputati del Movimento 5 Stelle. “La scarsa attenzione nei confronti delle piccole e medie imprese – afferma il capogruppo Giancarlo Cancelleri – in un momento come questo è un pessimo segnale, cui stiamo cercando di porre rimedio in Aula”. Per correre in soccorso delle imprese il Movimento propone non solo un rimpinguamento del fondo del microcredito, ma arricchisce il testo della finanziaria proponendo un fondo che affianchi la stipula di contratti di solidarietà per le piccole imprese per salvare i lavoratori attraverso la partecipazione della Regione al pagamento dei salari, in modo da non farli uscire dal ciclo produttivo. Degni di nota in tema di agricoltura l’emendamento che propone di istituire consorzi tra persone svantaggiate, cui affidare la coltivazione di terreni con finalità solidaristiche e quello che istituisce l’Istituto regionale di ricerca per l’agricoltura “Born in Sicily”, che vede la fusione degli enti di ricerca agricola, quali l’Istituto sperimentale zootecnico, I’Istituto Vite e vino, l’Istituto di Incremento Ippico e la Stazione sperimentale di granicoltura, come punta di diamante per il rilancio della ricerca applicata in Sicilia. “Si tratta – afferma il deputato Giorgio Ciaccio – di una vera riforma strutturale” Nell’ottica della continua lotta contro gli sprechi sono stati presentati alcuni emendamenti, tra i quali quelli per il taglio alle “auto di servizio” e delle indennità accessorie dei dirigenti regionali. “Il fine della lotta agli sprechi – affermano i deputati del Movimento – è quello di poter dare respiro ad altre iniziative di interesse generale, come gli stanziamenti alla legge regionale contro la violenza sulle donne, la manutenzione e il ripristino delle strade provinciali, il ripristino del buono-socio sanitario, le concessioni del gas naturale, solo per fare alcuni esempi”.