Raffica di aumenti e scadenze fiscali: il 2014 si apre con una serie di rincari per gli italiani che dovranno anche regolare entro la fine di gennaio i loro rapporti con il fisco.
Dall’aumento dei pedaggi autostradali, alla ‘porno tax’ fino alla cedolare secca. Dagli acconti Irpef e Ires al canone Rai. Si comincia da oggi: dalla mezzanotte sono infatti scattati gli aumenti delle tariffe autostradali. L’incremento medio e’ pari al 3,9% ma con picchi fino all’8%. Infatti, con i decreti dei Ministri Maurizio Lupi e Fabrizio Saccomanni sono stati approvati gli incrementi tariffari, con decorrenza 1 gennaio 2014, delle singole tratte autostradali nazionali, cosi’ come previsto dai contratti di concessione vigenti.
"L’incremento medio – sottolinea un comunicato del ministero delle infrastrutture – e’ pari a circa il 3,9%, contro una media del richiesto dalle stesse societa’ pari al 4,8%. La riduzione deriva dall’esigenza di attenuare l’impatto degli incrementi tariffari sull’utenza in un periodo di perdurante crisi economica. A fronte di alcuni incrementi molto significativi spettanti ad alcuni concessionari sono stati corrisposti aumenti tariffari inferiori da compensare in sede di futuro aggiornamento quinquennale dei piani finanziari. La riduzione stabilita determina un risparmio per l’utenza quantificabile in circa 50 milioni di euro annui. Infine, incrementi lievemente superiori alla media sono stati comunque riconosciuti a quei concessionari impegnati nella realizzazione di opere di rilevante interesse per lo sviluppo del paese". Domani, 2 gennaio, invece è l’ultimo giorno utile per le persone fisiche per regolarizzare, attraverso ravvedimento, la seconda o unica data Irpef non effettuata a dicembre. Stessa scadenza anche per il versamento dell’Ivie e dell’Ivafe, ovvero le imposte sul valore degli immobili e delle attivita’ finanziarie detenute all’estero.