In Italia la caduta dei prestiti bancari alle imprese è stata finora del 10,5% dal picco del settembre 2011, pari a -96 miliardi. Il Centro studi di Confindustria stima che proseguirà quest’anno: -1,0% (-8 miliardi). Nel 2015, invece, si registrerà un aumento del 2,8% (+22 miliardi). Le previsioni degli economisti di viale Astronomia si basano sull’evoluzione nei bilanci bancari del rischio di credito (oggi ai massimi), della capacità di generare utili (ai minimi), dei ratio di capitale e della raccolta. Il CsC spiega che affinchè l’inversione di tendenza si verifichi è ”cruciale che la valutazione e i test effettuati dalla BCE confermino la solidità dei bilanci bancari così da infondere fiducia negli istituti italiani da parte degli investitori e da abbassare la loro avversione al rischio”.