FORMAZIONE, CISL LANCIA LA MOBILITAZIONE PERMANENTE

Il centenario palazzo dell’Ars, a Palermo, è stato stretto d’assedio stamattina da centinaia di lavoratori della formazione professionale regionale che per oltre un’ora hanno anche bloccato l’ingresso della presidenza della Regione. La tensione è salita alle stelle pure per l’annuncio del via a una “mobilitazione sindacale permanente” con iniziative e presidi in tutte le città dell’Isola. E con iniziative in agenda anche per domani: alle 10, a Palermo davanti a Palazzo d’Orleans; negli otto capoluoghi di provincia, davanti alle prefetture. Oggi, una delegazione della Cisl Scuola e di lavoratori ha potuto consegnare ai capigruppo dell’Assemblea regionale siciliana, il documento con le richieste Cisl. E i capigruppo hanno dichiarato di condividere le ragioni della protesta annunciando un ordine del giorno dell’Ars impegnativo per il governo della Regione, sui tre punti principali del documento Cisl: "trovare soluzioni immediate e concrete per retribuire gli stipendi arretrati, dovuti a tutti gli operatori delle filiere del settore; una seria riforma, in grado di garantire continuità retributiva e occupazionale; la modifica del bando del Ciapi". In mattinata la protesta s’era anche spostata davanti alla cattedrale di Palermo. “Ci rivolgiamo alla massima autorità morale della città – avevano spiegato sindacalisti e lavoratori – affinché il cardinale Romeo venga a conoscenza del dramma sociale vissuto dai lavoratori e possa farsi interprete e ambasciatore di un messaggio positivo alla politica e alle istituzioni”. “La condizione dei diecimila operatori del settore in Sicilia è drammatica, non si può più perdere tempo, è ingiusto”. Il corteo era stato preceduto, a piazza Indipendenza davanti a Palazzo d’Orleans, da un’assemblea pubblica alla quale avevano preso parte il segretario della Cisl Sicilia Maurizio Bernava, il componente della segreteria regionale Cisl Giorgio Tessitore e il responsabile regionale del settore per la Cisl Scuola, Giovanni Migliore. Domani, nuove proteste in tutti i principali centri dell’Isola. “Non ci fermeremo”, è lo slogan (con hashtag) lanciato dalla Cisl.