"Il doppio cambio della sede da parte del gruppo Fiat, deciso questa mattina, con lo spostamento della casa legale in Olanda e di quella fiscale in Gran Bretagna, è la dimostrazione più evidente della debolezza dell’Italia. E soprattutto è una clamorosa sconfitta per tutto il Paese. Fiat ha rappresentato per anni il simbolo della manifattura italiana, un gruppo industriale attorno al quale è cresciuto un intero tessuto produttivo, già ridotto da tempo ai minimi termini e ora sempre più a rischio. Una tendenza alla fuga oltre confine che in ogni caso non riguarda solo la ormai ex casa automobilistica torinese. Da anni ormai non solo non siamo più in grado di attrarre nuovi investimenti dall’estero, ma abbiamo creato i presupposti per la fuga di massa degli imprese italiane, che preferiscono delocalizzare non solo gli impianti produttivi, ma spesso anche le strutture amministrative". Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi. "Non intendiamo entrare nel merito delle scelte legittimamente assunte dai vertici della Fiat – spiega il presidente di Unimpresa – ma segnalare come la discussione attorno allo spostamento della sede del più importante gruppo industriale italiano è in qualche modo un segnale negativo per tutti. E quello che sta accadendo alla Electrolux è una un’ulteriore prova di un sistema che non funziona. In ogni caso, di là dalle singole questioni, per stoppare questa tendenza – osserva Longobardi – è indispensabile una svolta: chiediamo ancora una volta al Governo e al Parlamento un impegno serio, concreto volto alla riduzione del carico fiscale e volto a rimettere in moto il motore del credito che si è inceppato senza prospettive di ripresa".